Parcheggi, monopattini, navette
La nuova mobilità agita il Consiglio
Aspro scontro oggi in consiglio comunale tra maggioranza e minoranza durante la discussione sulle azioni di mobilità sostenibile con riordino della sosta e approvazione del rinnovo per 30 anni del contratto con Aem. Il tutto è nato dalla relazione (alla fine approvata con 21 a favore e 10 contrari) illustrata dall’assessore Simona Pasquali, che affronta vari aspetti della mobilità sostenibile: dall’incentivazione di bike sharing e micromobilità elettriche, alle azioni per ridurre il numero di auto in sosta negli stalli aumentando quelli in struttura (in particolare l’autosilo Massarotti, fino all’introduzione di navette dai parcheggi a corona (piazzale Azzurri d’Italia e Foro Boario) attraversando il centro storico.
“Per quanto riguarda la sosta – ha spiegato Pasquali – da gennaio 2023 entreranno in vigore alcune novità. Gli abbonamenti dei city user non variano in strada, ma quelli in struttura (Massarotti) saranno più vantaggiosi, per incentivare a parcheggiare in struttura e lasciare liberi gli stalli per residenti e shopping; gli abbonamenti per residenti restano agevolati; verranno proposte agevolazioni sul Massarotti per gli universitari; il secondo permesso per i residenti sarà gratuito solo con auto elettrica, ibrida o Euro6 (il primo è gratuito comunque); al posto della mezz’ora gratis al Villa Glori, verranno proposte apposite agevolazioni mirate ai clienti dei negozi di corso Garibaldi affinché lo sconto sia davvero per lo shopping.
Novità anche per quanto riguarda un’agevolazione di vecchia data, le due ore gratuite in pausa pranzo. Ora sarà gratuita solo dalle 13,00 alle 14,00, di fatto dimezzando il tempo. Verranno proposti biglietti unici vantaggiosi per chi parcheggia in struttura e usa i mezzi pubblici; sono previste azioni per la lotta alla evasione per ragioni di equità e per contribuire all’ordine; è prevista la valorizzazione e l’investimento sulla sosta gratuita a ridosso del centro, con la realizzazione del parcheggio della stazione per 500 posti auto che vanno ad aggiungersi ai 450 del parcheggio accanto al piazzale degli autobus e agli ulteriori 100 nel parcheggio a raso nelle immediate vicinanze della nuova struttura per un totale di più di 1.000 posti auto gratuiti in via Dante.
Passando alla mobilità sostenibile: verranno sistemate le attuali zone del ‘vecchio bike sharing’ (non più funzionante) recuperando dove possibile posti per le auto e verrà introdotto un nuovo servizio di biciclette e monopattini elettrici con gestore individuato con gara; sarà rafforzato il trasporto pubblico locale attraverso investimenti sulla flotta elettrica con l’arrivo dei primi 6 nuovi mezzi elettrici entro dicembre 2022 e altri 5 entro maggio 2023; da dicembre 2022, saranno introdotte navette, in accordo e in collaborazione con il gestore ARRIVA e l’Agenzia del Trasporto Pubblico Locale, che collegheranno parcheggi gratuiti di prima corona al centro storico e alla stazione; verranno posizionate altre colonnine per la ricarica di auto elettriche in poli strategici (Polo Tecnologico, Campus Santa Monica e ospedale); verranno individuati nuovi orari per il carico e scarico merci, con la definizione di orario di entrata e anche di uscita dal centro, con divieto di entrata in alcune zone centrali e con tariffe agevolate per mezzi ecologici; sono inoltre previsti investimenti su dorsali strategiche per potere muoversi con la bicicletta in tutta la città, grazie alla realizzazione della ciclabile che collegherà il quartiere Boschetto e alle “ricuciture” tra le ciclabili già presenti.
Un’illustrazione in cui si è subito inserita la minoranza attraverso un ordine del giorno di Maria Vittoria Ceraso (Viva Cremona), che ha lamentato l’assenza di confronto con la città su misure che avranno sicuramente un impatto sulle abitudini e anche sui portafogli dei cremonesi e dei visitatori. Ceraso, con una posizione condivisa dal gruppo di Forza Italia, ha citato lo studio redatto dal Politecnico di Milano e commissionato da Aem che sta alla base della delibera portata oggi in Consiglio, lamentando che il suo contenuto non sia mai stato reso pubblico e sottoposto a condivisione. In particolare alle voci “riduzione di un’ora della gratuità della sosta in pausa pranzo; aumento delle tariffe degli stalli blu in strada per favorire sosta in struttura; previsione del pagamento del secondo permesso residenti per chi non ha un’auto elettrica, o ibrida o comunque Euro6”.
“Misure – ha detto Ceraso – che la Giunta ha già deliberato sul tema della sosta senza averle minimamente condivise con la Commissione Ambiente, i Comitati di quartiere, le Associazioni di categoria e il Distretto urbano del commercio.
“Queste azioni sono solo un piccolo anticipo di tutta una serie di misure previste da uno studio del Politecnico che non è stato reso pubblico fino a quando non ne ho fatta espressa richiesta nella Commissione Ambiente, nonostante lo stesso sia richiamato sia nella delibera di Consiglio sia in quella di Giunta”.
“Nessun accenno a queste misure nemmeno durante la presentazione in Consiglio da parte dell’Assessore Pasquali che ha ribadito più volte che non era in previsione nessun aumento di tariffe. Ma togliere la gratuità di un’ora in pausa pranzo, mettere i permessi dei residenti a pagamento, rendere più vantaggiosa la sosta in struttura a scapito di quella in strada, non comportano un aumento di costi che penalizzeranno i cittadini e le attività commerciali?
“Tutto questo nell’immediato (gennaio 2023) mentre l’introduzione di un servizio di trasporto pubblico ad alta frequenza che colleghi i parcheggi a corona e i quartieri periferici con il centro storico e gli altri poli attrattori di Cremona è prevista dallo studio del Politecnico come misura sul lungo periodo”.
La conclusione: “Non sarebbe più ragionevole mettere prima in condizione i cittadini di sposarsi con un trasporto pubblico efficiente e poi introdurre aumenti tariffe e limitazioni di accesso al centro storico come l’estensione spaziale e temporale della ZTL e l’estensione delle zone pedonali così come previsto dallo studio?”
E poi l’illazione: “Forse lo studio è stato volutamente tenuto riservato sapendo quale impatto avrà la sua attuazione sulla cittadinanza. Questa è la solita modalità di questa Giunta che in quanto a mancanza di trasparenza e capacità di condivisione e confronto non ha nulla da insegnare a nessuno”.
L’ordine del giorno – poi respinto con 8 voti a favore e 21 astenuti – ha tenuto banco per diverse ore in consiglio, con la richiesta “che non vengano adottate le misure previste da gennaio 2023 fino a che non siano attivate forme di trasporto pubblico ad alta frequenza tra i parcheggi a corona, il centro e i principali poli attrattori della città”. Chiesta inoltre un’informativa sulla trattativa in corso ormai da anni con Saba per il passaggio della gestione dell’autosilo interrato di piazza Marconi ad Aem; e che vengano resi pubblici i risultati dello studio sulla tipologia di sosta (lunga – breve – residenti) condotto dalla società Redas lungo via Giordano e via Cadore. gbiagi