Stagione lirica, buona la prima
Standing ovation per la Norma

Gli applausi non sono mancati, l’entusiasmo neppure: buona la prima per la stagione lirica del Ponchielli, che ha aperto il sipario sulla Norma di Bellini vista con gli occhi di Elena Barbalich.

Il pubblico delle grandi occasioni ha varcato le soglie del teatro per uno degli appuntamenti immancabili per il mondo istituzionale cremonese, con il sindaco Gianluca Galimberti e gli assessori Luca Burgazzi, Rosita Viola, Barbara Manfredini e Simona Pasquali. Presenti il prefetto, Corrado Conforto Galli, il questore Michele Davide Sinigaglia e il comandante provinciale dei Carabinieri, Giuliano Gerbo. Ad accogliere gli spettatori, il sovrintendente del teatro, Andrea Cigni.

I colori sono tra i grandi protagonisti della scenografia, che di volta in volta si tinge di un diverso cromatismo, una messa in scena essenziale ma allo stesso tempo trionfale ed efficace, che sottolinea il contrasto tra un mondo morente, quello dell’impero romano, e quello dei Druidi, fatto di giochi d’ombra e riflessi.

Uno spazio indistinto e incorporeo, in cui i protagonisti si muovono e vivono il loro dramma, abilmente sottolineato dalle splendide voci di Martina Gricia e Veta Pilipenko, rispettivamente Norma e Adalgisa, che nei duetti si fondono come un’unica invocazione che sale al cielo. Non è da meno Antonio Coriano, nei panni di un Pollione che con voce intensa e vibrante racconta passione e paura, disperazione e amore. Bravi anche il severo Oroveso (Alessandro Spina), così come Clotilde (Benedetta Mazzetto) e Flavio (Raffaele Feo). Il tutto abilmente accompagnato dall’orchestra I Pomeriggi Musicali di Milano, diretta dal giovane e talentuoso Alessandro Bonato.

L’opera si snoda dall’una all’altra scena con una tensione sempre palpabile, in un crescendo che culmina nella drammatica e splendida scena conclusiva. E’ solo la standing ovation finale a spezzare la tensione, nel meritato tributo per un’esecuzione magistrale.

Laura Bosio