Cronaca

Il Migliaro fa gola ad altri L'Aeroclub lascia? Pronti a sfruttare il business dei velivoli Agusta cari a Formigoni

Non ci sarebbe solo l’Aeroclub interessato alla gestione dell’aeroporto del Migliaro. Secondo alcune voci che si rincorrono da giorni, la grande struttura di proprietà dell’Amministrazione provinciale di Cremona attiva dal 1963, potrebbe fare gola ad imprenditori interessati a sviluppare nuovi collegamenti veloci con le altre città della Lombardia. Quindi a far rientrare l’aeroporto del Migliaro nel nuovo business del trasporto passeggeri rapido anche in vista dell’Expo 2015.

Ricordiamo che l’intera struttura situata nel Comune di Cremona sulla ex SS. 498 “Soncinese” al km. +3.200 in località Migliaro – è costituita da un’ area di mq.140.200 complessivi, di  cui:

• area pertinenziale e pista volo mq 105.924;

• fabbricati (hangar, torre di controllo) mq. 1.949;

• palazzina uffici mq .60;

• eliporto mq. 55 circa;

• edificio adibito a bar ristoro ad uso interno/esterno mq. 212;

• altro (spazi aperti) mq .32.000.

Insomma una struttura che vale molto più del canone richiesto di 69.500 euro l’anno (pari a 417.000 euro per i sei anni minimi del contratto) con adeguamento legato all’Istat dal luglio del prossimo anno. Oggi la struttura è gestita dall’Aeroclub non disponibile però a pagare il canone previsto ma solo la metà.

Ricordiamo che il bando si chiuderà alle 12 del 21 giugno. L’apertura delle buste con le offerte avverrà il giorno successivo alle 9,30 in Provincia.

Il bando prevede inoltre che l’eventuale aggiudicatario della gara possa prorogare di altri sei anni l’affitto. Quindi chi si aggiudicherà la gara avrà la possibilità di spalmare i suoi investimenti su dodici anni.

Ma chi potrebbe essere interessato ad una eventuale gestione dell’Aeroporto cremonese? Ovviamente il pensiero corre subito a qualche imprenditore intenzionato a sfruttare il progetto “convertiplano”, aeromobile ibrido del Gruppo Agusta Westland (Finmeccanica) illustrato in pompa magna il 27 marzo 2012 a Erbusco (Brescia). Alla presentazione di “Vertipass-Lo sviluppo del trasporto aereo a decollo verticale nel sistema di mobilità del Paese: le opportunità del territorio lombardo” c’erano il sindaco Oreste Perri, l’assessore Francesco Zanibelli , il presidente della Provincia Massimiliano Salini, il segretario generale della Camera di Commercio Massimo Dester e il direttore dell’Assoindustriali di Cremona Ernesto Cabrini. Ma quello che più conta è che il progetto convertiplano (un aereo che decolla e atterra come un elicottero) sta molto a cuore a Formigoni e alla Regione Lombardia. Infatti nei progetti dell’Expo 2015 ci sarebbe anche la creazione di una rete di eliporti per un sistema di taxi-aereo capace di arrivare a Milano (e a Venezia) da tutta la Lombardia, ormai intasata di auto e di aerei passeggeri (di rotta, charter e low coast). Insomma Formigoni spingerebbe molto sul progetto e l’Espresso oggi in edicola intitola la sua inchiesta sul “Vertipass” proprio “Eliformigoni”.

E il Migliaro è uno dei due eliporti in Lombardia immediatamente utilizzabili (l’altro è a Clusone). Da Cremona in venti minuti si sarebbe a Malpensa (costo circa 300 euro). Come è stato detto il 27 marzo ad Erbusco dai dirigenti dell’Agusta è stato detto: bisogna fare in fretta e si starebbe lavorando ad una gara (un’altra) per affidare la gestione di questo nuovo mezzo di trasporto in Lombardia. Insomma il bando per il Migliaro giunge proprio al momento giusto.

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