Non le dice di avere l'Aids e la
contagia. "Mi ha rovinato la vita"
Si è aperto oggi il processo con le prime testimonianze nei confronti di un cremonese di 51 anni, operaio, accusato di lesioni personali gravissime. Per l’accusa, non avrebbe detto alla sua fidanzata di essere malato di Hiv, infettando anche lei. Oggi la donna, 49 anni, parte civile attraverso l’avvocato Alessandro Vezzoni, ha raccontato il suo calvario. Dopo quattro anni di relazione stabile, dal 2016 al 2020, e un anno di convivenza, la 49enne aveva scoperto il segreto del compagno il 20 febbraio del 2020, quando lo aveva accompagnato al pronto soccorso in seguito ad un incidente stradale.
Leggendo i referti medici, era venuta a conoscenza che lui si era dichiarato affetto da Hiv. “Lì è iniziato l’incubo”, ha raccontato la donna. “Mi sono messa a piangere, gli ho chiesto spiegazioni e lui ha negato davanti all’evidenza”. La donna si era subito sottoposta ad un esame per verificare la sua positività. Il 27 febbraio del 2020 l’esito dei test ha rivelato che anche lei aveva contratto la malattia.
Alle successive richieste di spiegazioni, lui aveva ammesso di essere affetto da Hiv, ma che non aveva mai trovato il momento giusto per l’affrontare l’argomento, temendo di perderla. “Mi chiedo ancora come fa un essere umano a fare ad un altro essere umano una cosa del genere”, ha detto lei, che aveva poi scoperto che il compagno era affetto da Hiv da più di dieci anni. “I rapporti tra noi si sono interrotti”, ha spiegato la donna, che ha iniziato a sottoporsi alle cure per arginare le conseguenze del virus: “ogni 24 ore devo prendere una pastiglia, ogni sei mesi devo fare gli esami del sangue e ho una psicologa che mi segue. Non ho più avuto relazioni perchè non mi fido più di nessuno e non mi va nemmeno di dire ciò che è successo. Lui mi ha rovinato la vita”.
“All’inizio è sempre stato un gentiluomo”, ha spiegato la 49enne, “ma nell’ultimo anno è cambiato. Non aveva neanche un lavoro, beveva troppo e alzava le mani. Ha anche fatto uso di sostanze stupefacenti”. Poi era arrivata un’altra scoperta shock: la donna era stata contattata su facebook da un uomo che le aveva riferito di aver avuto una relazione con il suo compagno che aveva conosciuto su un sito di incontri. Il rapporto omosessuale è stato confermato oggi in aula dall’uomo che aveva frequentato il 51enne da circa un anno. “Non mi aveva detto che aveva una compagna. Mi portava la colazione e i fiori a letto”.
Nella prossima udienza, aggiornata al 10 gennaio, sarà ascoltata la testimonianza dell’imputato, assistito dall’avvocato Marilena Gigliotti.
Sara Pizzorni