Costi energia shock per Asst Cremona
"Nuovo ospedale funzionale a risparmio"
Raddoppiata per l’Asst di Cremona, la spesa energetica per riscaldamento e raffreddamento (4 milioni e 41 mila euro nel primo semestre 2022) rispetto allo scorso anno, mentre è invariata la spesa per la corrente elettrica.
Le ripercussioni del caro gas e del caro petrolio si abbattono anche su un settore già fortemente colpito dalle spese extra causate dalla pandemia da Covid 19. L’Asst di Cremona, che opera in diversi edifici dislocati in città e a Casalmaggiore – ha in essere da settembre 2020 un contratto in base alla convenzione CONSIP con la Edison Facility Solutions del multiservizio tecnologico integrato con fornitura di energia per gli edifici in uso alle aziende sanitarie. Questa convenzione prevedeva tariffe unitarie inferiori rispetto al contratto precedente; tuttavia, la pesante situazione energetica sia nazionale che internazionale ha comportato una importante revisione dei prezzi legati al prezzo del gas naturale (+41%) con particolare riferimento ai costi di approvvigionamento che ha condotto inevitabilmente ad un aumento dei costi
Per quanto riguarda invece l’energia elettrica: il contratto stipulato a marzo 2021 prevede un prezzo fisso a 18 mesi”; non si evincono pertanto fino alla scadenza del contratto variazioni in aumento dei prezzi unitari. che no sta comportando per ora variazioni.
Preoccupazione nelle parole del direttore sanitario Giuseppe Rossi: «Nonostante l’adesione dell’ASST di Cremona alla convenzione Consip – che prevede prezzi unitari ridotti per le strutture sanitarie – mettendo a confronto il primo semestre 2021 con lo stesso periodo del 2022, il costo per riscaldare le nostre strutture è più che raddoppiato. Un dato che preoccupa e pesa sul bilancio».
«Riguardo all’Ospedale di Cremona, ad esempio, il consumo energetico è stato una delle criticità importanti rilevate dallo studio analitico effettuato sull’attuale struttura. Pensiamo alla dispersione di calore determinata dai serramenti in alluminio, ormai obsoleti e di difficile manutenzione. Decisamente complicato e antieconomico, inoltre, ipotizzare un investimento per un sistema di coibentazione moderno su un edificio che non risponde alle norme antisismiche. Il nuovo ospedale è quindi una necessità, dettata da molti fattori e tutti oggettivi».
«Le linee guida, attualmente in fase di stesura e funzionali a bandire il concorso internazionale di idee per la realizzazione del nuovo ospedale, pongono massima attenzione alla sostenibilità ambientale, all’autonomia energetica e all’impiego di fonti rinnovabili. La situazione climatica e ambientale, oltre che geopolitica, ci dice chiaramente che non è più possibile rimandare, bisogna agire impiegando al meglio le conoscenze e le tecnologie oggi disponibili. Ma non basta. È indispensabile anticipare i tempi e immaginare come sarà il mondo sanitario fra dieci, quindici anni, per non farsi cogliere impreparati. In tal senso la pandemia ci ha insegnato molto».