La Grande Torre ha retto al sisma: con don Bonazzi per il sopralluogo
La grande torre ha retto benissimo anche agli sconquassi dell’ultimo terremoto. I suoi 112 metri, pur sollecitati da scosse rilevanti (5.9 e 4.8 della scala Richter), non hanno avuto il minimo danno a dimostrazione di una tecnica costruttoria straordinaria e di una mole poderosa solidamente ancorata a fondamenta profonde, in mattoni di grande resistenza. Il responsabile dei Beni artistici della diocesi, monsignor Achille Bonazzi, alle 16 di mercoledì 30 maggio, è salito sulla torre a controllare tutti i sofisticati strumenti che rilevano lo stato di salute della torre. Nessun segnale dal pendolo che ne dettaglia la linearità del fusto, neppure dai dodici rilevatori laser che monitorano le fenditure prodotte nei secoli sulla torre. Il professor Bonazzi, geologo e docente universitario, ha controllato tutti i dati forniti alla centralina dai dodici punti di rilevamento. Tutto quanto è risultato nella norma. “Il Torrazzo non ci preoccupa – ha detto monsignor Bonazzi – La tecnica costruttiva è straordinaria e i mezzi che abbiamo a disposizione consentono di rilevare ogni piccola variazione, tra l’altro misurando anche la falda su cui poggia la grande torre. Senza dubbio ero più preoccupato dalla Cattedrale, che ho controllato subito dopo il sisma, ma i lavori fatti finora hanno rinforzato la struttura ed anche al Duomo non si è rilevato nessun problema”. Problemi ancora al Duomo di Casalmaggiore che rimane chiuso. Nel corso del sopralluogo avvenuto nella mattinata si sarebbero evidenziate alcune piccole lesioni alle colonnine che reggono il lanternino della volta.
© RIPRODUZIONE RISERVATA