Politica

Campagna elettorale Pd, il via
il 19 agosto con la Festa dell'Unità

Non sarà una campagna elettorale facile per il Pd, e lo dimostra anche uno degli slogan che stanno circolando sulle pagine web del partito,  “mobilitiamoci, nessun destino è già scritto”, quasi una frase propiziatoria di fronte a sondaggi che danno per favorito il centrodestra.

La festa dell’Unità, in programma dal 19 al 29 agosto, ancora negli spazi dell’ex mercato ortofrutticolo di via dell’Annona, andrà proprio a coincidere con la presentazione delle liste elettorali e sarà quello il vero avvio di campagna elettorale. “Sarà in linea con quella che si sta impostando a livello nazionale”, spiega il segretario cittadino Luca Burgazzi. L’idea è di replicare il modello delle amministrative, coinvolgere una serie di volontari per fare una  campagna elettorale il più possibile capillare. E’ estate, i tempi sono ristretti e partiremo dalle feste dell’Unità, che sono un  appuntamento per noi importante. Il grosso poi verrà dopo la presentazione delle liste, il tutto si giocherà alla fine”.

Non ci sono ancora nomi di ospiti, impossibile assicurarsi la presenza di qualche big in una fase così concitata su tutto il territorio nazionale.

Sul sito del Pd intanto è comparso proprio un appello al reclutamento di volontari: cliccando sul bottone rosso si viene indirizzati a un modulo in cui ci si dichiara disponibili a svolgere diverse attività promozionali, dal tradizionale volantinaggio alla diffusione di messaggi attraverso i social media, dal porta a porta all’organizzazione di incontri.

“Non è una segnale di debolezza – spiega Burgazzi – tutt’altro, quale altro partito è in grado di mettere in campo questa forza, ossia la mobilitazione dal basso? Abbiamo visto il successo di Crema nelle amministrative, ma anche qui a Cremona nel 2019 e in tante parti d’Italia. E questa idea di fare appello al volontariato sta funzionando, sto già ricevendo diversi contatti, anche di non iscritti”.

Per Burgazzi il punto di forza del Pd sarà la coerenza sui contenuti. “Dal punto di vista della posizione internazionale siamo quelli che hanno mantenuto la barra dritta; dal punto di vista fiscale, penso che sia la proposta più seria e sostenibile; abbiamo poi aggiunto la battaglia sui diritti che secondo me è importante. Il Pd ha una visione di Paese e al suo interno si può e si deve parlare anche dei diritti. Lavoro, ambiente e diritti saranno i tre pilastri su cui fare proposte concrete”.

Intanto però il partito è alle prese con le sue contraddizioni interne per la formazione di un’alleanza. Netta la posizione del vicesindaco di Cremona Andrea Virgilio, che commentando un post del capogruppo regionale Pd Pizzul a proposito di un dialogo con i 5 Stelle, afferma di trovare “incredibile questa posizione, non solo per quello che ci siamo detti fino a qualche minuto fa, ma perché è impensabile ridurre le alleanze a pura tattica e soprattutto perchè il PD è fatto da militanti, elettori, amministratori locali che svolgono un ruolo importante nella relazione con i territori. Serve coerenza, occorre una identità chiara, altrimenti non si possono pretendere gli ‘occhi della tigre’ e poi pensare di ridurre un popolo a tante cocorite. Sulle regionali diamo invece valore a quel faticoso radicamento che abbiamo a disposizione, alle culture di governo locale lontane anni luce dal populismo grillino”. gbiagi

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