Cronaca

Palazzo delle Poste "impacchettato",
Il cantiere durerà almeno sei mesi

Anche il palazzo delle Poste Centrali al centro di un restauro conservativo legato al bonus facciate. Da qualche giorno i lati di via Rigotti e via Boldori sono stati “impacchettati” dai ponteggi per lavori di risanamento conservativo che dureranno circa 6 mesi. Per il momento non viene toccato il lato di via Verdi, come pure quello di via Cavallotti, ma non è escluso che possa avvenire in un secondo momento.

L’iniziativa rientra nell’operazione “Cento facciate”, corrispondente ad altrettanti edifici di proprietà di Poste Italiane in tutta Italia. I lavori, che inizieranno nei prossimi giorni, prevedono il recupero e restauro dei prospetti esterni dell’edificio storico al fine di restituirgli l’originale bellezza architettonica. L’intervento conservativo non interferirà con l’operatività dell’ufficio postale che continuerà a garantire i consueti servizi ai cittadini. I lavori termineranno entro il primo semestre 2023.

I palazzi di Poste Italiane, tra cui quello di Cremona, sono opere d’autore, nelle loro più diverse declinazioni artistiche e strutturali hanno rappresentato negli anni la trasformazione che il nostro Paese ha vissuto tra la fine dell’Ottocento e il secondo dopo guerra. Anche dal punto di vista della cultura architettonica hanno contribuito a delineare il contorno di una inedita modernità: soprattutto dagli anni ‘30 del Novecento, nel segno dello stile razionalista.

La bellezza del Palazzo di via Verdi a Cremona è stata esaltata nel prestigioso volume artistico “Le belle Poste. Palazzi storici delle Poste Italiane” edito da Franco Maria Ricci proprio in occasione dei 160 anni di Poste Italiane. Il testo è una raccolta di schede tecniche, immagini e approfondimenti degli edifici storici accompagnati da bozze e disegni realizzati da fotografi d’eccellenza come Luciano Romano, Giovanni Ricci-Novara e Massimo Listri. gb

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