Sport

Un PalaRadi per quattro: ufficializzato
utilizzo per basket e volley serie A

Se Cremona è l’unica città italiana a poter vantare, nel prossimo anno, cinque squadre in un campionato di serie A, è anche l’unica a doverne gestire quattro in un solo palazzetto. La prossima stagione, infatti, vedrà il PalaRadi occupato dalle quattro formazioni di volley e basket che militeranno in serie A1 (Vbc Casalmaggiore) e A2 (Esperia, Juvi e Vanoli). Ad illustrare la situazione è stato l’assessore Luca Zanacchi, nel corso dell’apposita commissione, svoltasi nel tardo pomeriggio di giovedì.

“Si tratta di un tema articolato, che coinvolge due leghe e due federazioni” ha spiegato l’assessore. “Saranno la Lega Basket e la Lega Volley femminile a dover decidere come calendarizzare le partite”. Da parte del Comune la proposta era di alternare un week end di volley e uno di basket, giocando sabato e domenica, ma dalle squadre le indicazioni sarebbero state diverse. Tutto dipenderà da come verranno approntati i calendari. L’unica condizione sine qua non è che tutte e 4 le squadre giochino al PalaRadi, perché a Cremona non vi sono alternative: il PalaCava, recentemente rimesso a nuovo, secondo i certificatori della Serie A non è adeguato per l’A2 del basket, in quanto la tribuna è troppo poco capiente, e neppure per l’A2 di volley femminile, a causa della presenza dei due canestri fissi.

Naturalmente, tuttavia, il PalaCava potrà essere utilizzato per gli allenamenti della Juvi, mentre l’Esperia si allenerà al PalaCambonino. D’altro canto l’interesse del Comune è anche quello di ottimizzare l’utilizzo delle strutture, in modo da ridurre il dispendio energetico, a fronte dell’incremento dei costi.

Nel corso dell’estate il PalaRadi sarà anche oggetto di una serie di interventi di manutenzione, e si sta ragionando di effettuare alcune migliorie, come ad esempio la sostituzione del tabellone segnapunti.

“Il mio auspicio è che da parte delle 4 società vi sia il giusto fair play e la giusta maturità per gestire il palazzetto senza incidenti” conclude Zanacchi. “Credo che le squadre di quel livello debbano essere esempio per tutti, perché lo sport deve essere educativo da parte di chi occupa posizioni ai vertici”.

Laura Bosio

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