Cronaca

Si aggrava lo stato di crisi idrica
Situazione destinata a peggiorare

“Permane e si aggrava lo stato di crisi idrica. Il lago di Como è a -39.6 cm, l’Iseo a -22.7 cm, il
fiume Serio ridotto ad un rigagnolo”. E la situazione è destinata a peggiorare. Lo scrivono in una nota congiunta Dunas, CIC, Naviglio Civico a firma di Umberto Brocca, Alessandro Bettoni e Carlo Vezzini.

“Le erogazioni dai laghi sono calate al 45% per il lago di Como ed al 30% per l’Iseo, con portate
distribuite sul territorio che si attestano tra lo 0% ed il 30% a seconda della rete distributrice. Tali riduzioni hanno comportato l’impossibilità di alimentazione di una parte delle rete irrigua a est di Cremona, servita, pur con difficoltà, sino al 18 luglio.

Nella parte restante della rete, servita dalle acque di Adda e Oglio, non è possibile garantire una distribuzione equa ed uniforme della poca acqua disponibile. Stante i livelli dei laghi, in particolare del Como, è altamente probabile un’ulteriore riduzione a decorrere da sabato 23 luglio, in concomitanza con i cali di produzione di energia idroelettrica dagli invasi alpini. Questo potrà quindi comportare ulteriori riduzioni delle consegne alle Utenze e, al limite, ulteriori limitazioni delle aree servite.

La recente concessione della deroga al DMV di Adda e Oglio ha limitato i cali che sarebbero
stati ancor più rilevanti. Il fiume Po cala lentamente, è a quota 24.87 msl, attualmente non si ravvedono criticità nel breve periodo per l’impianto di sollevamento di Foce Morbasco ed il territorio irriguo sotteso. I modelli meteo non prevedono precipitazioni significative, tali da modificare l’attuale scenario, per le prossime due settimane”.

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