Cronaca

Individuato West Nile. Prevenzione
e donazioni sotto stretto controllo

Con il periodo estivo e l’eccezionale caldo di queste settimane, anche nel cremonese si torna a parlare del virus del Nilo Occidentale, conosciuto con la denominazione inglese di West Nile. La presenza dell’infezione trasmessa dalle zanzare è stata riscontrata lo scorso 11 luglio dall’Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Lombardia e dell’Emilia Romagna nelle province di Pavia, Brescia e Cremona. Il riscontro di positività al virus comporta particolari misure di prevenzione adottate dai Centri nazionali e regionali Sangue e Trapianti inerenti controlli sulle donazioni, non solo di sangue, ma anche di organi e tessuti.

In una nota dell’Avis di Cremona si comunica che dal 12 luglio scorso tutte le donazioni effettuate dai donatori cremonesi verranno sottoposte al test Nat, un particolare tipo di esame per cercare eventuali positività ad alcuni virus introdotti dalle zanzare, come ad esempio proprio il West Nile. Il test è utilizzato quale alternativa al provvedimento di sospensione temporanea per 28 giorni dei donatori che abbiano trascorso almeno una notte nelle province di Pavia, Brescia e Cremona.

Il contatto col virus di solito causa un’infezione che decorre senza sintomi. In alcuni casi può però svilupparsi la malattia chiamata West Nile Disease, con sintomi evidenti che possono ricordare una sindrome influenzale e che durano pochi giorni. Tuttavia, sia pure di rado e soprattutto in persone debilitate, si può arrivare a gravi forme neurologiche che richiedono il ricovero in ospedale e che possono condurre a esiti permanenti o al decesso dei pazienti colpiti.

In queste ore è stato segnalato in provincia di Padova il primo caso in Italia di West Nile nell’uomo dall’inizio dell’estate 2022. Un 70enne è ricoverato da otto giorni nel reparto di Terapia Intensiva dell’ospedale di Schiavonia con sintomi inizialmente cardiologici e in un secondo momento neurologici, riconducibili al virus. 

La nostra provincia era stata pesantemente attaccata dal virus nell’agosto del 2020, con la morte a Cremona di un uomo di 80 anni e il ricovero di un 70enne poi guarito. Diversi casi anche nel 2018:  due a Cremona, tra cui un donatore di sangue risultato portatore sano, uno a Vescovato e uno a Castelverde.

Nelle zone interessate dalla circolazione virale si raccomanda di proteggersi dalle punture, in particolare di sera e di notte, quando è attiva la zanzara comune, applicando repellenti cutaneie adottando gli opportuni accorgimenti in casa, utilizzando zampironi e zanzariere. Alle zanzare basta pochissima acqua stagnante per depositare le uova e riprodursi ed è quindi necessario eliminare tutti i possibili ristagni d’acquae usare periodicamente i prodotti larvicidi.

Sara Pizzorni

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