Grillo non si fermerà a Parma Sarà la fine dei leader dei due maggiori partiti
Caro Direttore,
dalle “pagine” di “Cremona oggi” con una lettera al direttore avevo previsto il successo di Grillo. Non ci voleva molto per la verità, anche se avevo ricordato in quella occasione la nascita del movimento e le prime reazioni in nome di Grillo allo strapotere assurdo della politica. Alcuni dei commenti alla mia lettera erano fuori luogo e dimostravano di non aver capito nulla anche se ovviamente non ho ritenuto di rispondere.
Non esulto ora per questa vittoria anche se la condivido perché è un segnale forte e importante e perché spero che possa essere capito e aiuti a cambiare davvero pagina. Non esulto perché per affrontare i problemi del paese, ma anche di un Comune, piccolo o grande che sia, non basta essere delle brave e oneste persone; bisogna essere anche capaci , conoscere “ gli ingranaggi” e bisogna contare su un apparato che spesso sarà invece ostile e farà di tutto per mettere i bastoni tra le ruote a questi neofiti della politica. Si possono fare in campagna elettorale mille discorsi seri e mille promesse anche in buona fede poi ci si scontra con la realtà. Poi c’è da amministrare davvero ed è qui che sorgeranno i problemi, dove il “ movimento” sarà in difficoltà e dove tutti aspetteranno la prima occasione “ di errore” per “scatenare “ tutti i mass media amici.
Grillo non si fermerà a Parma ma arriverà con 50 deputati e 20 senatori nella peggiore delle ipotesi a Roma. Sarà una ventata di novità e porterà in Parlamento gente pulita e onesta e questo è già un fatto estremamente positivo di per sé ma quello che potrebbe fare Grillo o meglio che i partiti dovrebbero fare per “ contrastarlo” e per recuperare un minimo di fiducia dalla gente ( ed è questo quello che ripeto spero possa venire davvero da Grillo ) è di autoriformarsi, è di legiferare finalmente davvero approvando in primis la riforma elettorale, la legge anti-corruzione eliminando i rimborsi elettorali, ( non basta dimezzarli) ecc.ecc
Speranza vana? Purtroppo penso proprio di sì. I commenti ai risultati elettorali dei leader dei due maggiori partiti non promettono nulla di buono Uno dice che ha perso ma si consola perché gli elettori non sono andati a votare e non capisce o finge di non capire che molti non hanno esercitato il loro diritto non per non votare Grillo o la sinistra ma perché il suo partito fa schifo, perché la politica fa schifo, perché non ne vogliono più sapere neppure delle loro facce. L’altro si compiace della “ vittoria” giunta da un voto stentato e risicato di circa un 30% degli aventi diritto.
No non hanno capito nulla! Con questi personaggi che sono i leader delle due forze maggiori della politica italiana non vi nessuna speranza di cambiamento ma purtroppo solo la certezza della loro fine.
Gualtiero Nicolini
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