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G7, seconda giornata: Zelensky in collegamento

(Adnkronos) – La guerra in Ucraina continua a dominare l’agenda nella seconda giornata del G7 che si svolge a Elmau, in Baviera, che ha visto la partecipazione in videoconferenza del presidente ucraino Volodymyr Zelensky. I leader di Regno Unito, Canada, Francia, Germania, Italia, Giappone e Usa sono arrivati ieri nella località bavarese con l’obiettivo di aumentare la pressione sulla Russia e mitigare gli impatti negativi del conflitto. I leader hanno utilizzato il summit come forum per annunciare un bando alle importazioni di oro dalla Russia, allo studio, e una iniziativa congiunta sulle infrastrutture per contrastare l’influenza cinese nei Paesi a medio reddito.  

Sono in corso anche colloqui per un possibile tetto sul prezzo del petrolio. Anche i presidenti della Commissione e del Consiglio Europeo, Ursula von der Leyen e Charles Michel, hanno preso parte ieri alle riunioni. La Germania ha la presidenza del G7 e il cancelliere Olaf Scholz ospiterà oggi i leader di India, Indonesia, Argentina, Senegal e Sudafrica per discutere di crisi climatica, salute pubblica e sicurezza energetica. Il segretario generale dell’Onu Antonio Guterres dovrebbe connettersi in videoconferenza per parlare della crisi alimentare innescata dalla guerra in Ucraina, che è arrivata al quinto mese.  

La guerra impedisce ai cereali di lasciare i porti dell’Ucraina e rende il cibo più costoso a livello mondiale, con esperti e ong che avvertono del potenziale di carestie in parti dell’Africa e non solo. Una zona di sicurezza intorno al castello di Elmau, dove la Germania ha tenuto anche il G7 del 2015, impedisce l’accesso all’area a chiunque non sia munito di pass. Sono in servizio nella zona circa 18mila agenti di Polizia, per mantenere l’ordine durante le manifestazioni programmate in questi giorni.  

ZELENSKY – I leader del G7 si sono riuniti ìnello Schloss Elmau, in Baviera, per la quarta sessione dei lavori del vertice, dedicata alla guerra in Ucraina. Le telecamere a circuito chiuso, collegate con la sala stampa che sta a Garmisch-Partenkirchern, a una ventina di chilometri di distanza dal castello, hanno inquadrato i capi di Stato e di governo seduti al tavolo, per poi passare sul presidente ucraino Volodymyr Zelensky, in videocollegamento, che ha ringraziato tutti i leader del G7 per il loro sostegno, riferiscono fonti italiane. Zelensky durante il suo collegamento con i capi di Stato e di governo del G7 ha chiesto il sostegno dei sette Paesi su cinque punti, a partire dalla fornitura di sistemi di difesa antiaerea e dalla sicurezza, a quanto si apprende. Ha chiesto poi l’aiuto di Usa, Canada, Regno Unito, Italia, Francia, Germania e Giappone sulle esportazioni di grano, tuttora bloccate dal conflitto con la Russia e sulla ricostruzione del Paese dopo la guerra. Ha anche insistito sulla necessità di colpire Mosca con sanzioni che ne minino ulteriormente la capacità offensiva. 

JOHNSON – Boris Johnson è “impressionato dall’unità continua” del G7 sull’invasione russa dell’Ucraina. A margine del vertice di Elmau, in Germania, citato dalla Bbc, il premier britannico ha detto: “Non c’è un accordo che il presidente Zelensky possa realmente fare, così, in queste circostanze, il G7 e chi sostiene l’Ucraina nel mondo deve continuare ad aiutare gli ucraini a ricostruire l’economia, a esportare il grano e a proteggersi”. Poi Johnson ha ammesso che la situazione nel sudest resta “molto difficile”, ma Kiev ha dimostrato “una capacità incredibile di resistere e di modificare la situazione a livello militare”.  

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