Cronaca

Crisi idrica, Po sfiora i -8,30
Fontana: "Acqua solo per 10 giorni"

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Continua a scendere il livello del fiume Po, segnando di ora in ora nuovi record negativi e sfiorando i -8,30 sotto lo zero idrometrico. Una situazione che nei prossimi giorni, fa sapere l’Osservatorio permanente sugli utilizzi idrici nel bacino del Po, è destinata a diventare a criticità alta, considerando che il mese di giugno è stato caratterizzato da temperature generalmente superiori alle medie del periodo, con precipitazioni inferiori, e le previsioni meteorologiche a breve termine non evidenziano particolari precipitazioni, salvo locali ed occasionali rovesci e/o temporali attesi per il prossimo fine settimana.Questo prometta una progressiva riduzione dei deflussi nelle principali sezioni del fiume Po.

Uno scenario che l’Autorità di bacino distrettuale definisce “desolante”, e in cui “la penuria diffusa di acqua disponibile condiziona e aggrava pesantemente le già acclarate difficoltà territoriali di agricoltura e habitat”. Si delinea una realtà “drammatica, aggravata dalla prospettiva di una assenza ulteriore di precipitazioni (per un minimo di almeno 10-12 giorni e comunque solo temporalesche) e con temperature roventi, in linea con quelle che da giorni stanno interessando la quasi totalità del continente” sottolinea l’Autorità.

“L’imperativo categorico – sottolinea il Segretario Generale di ADBPo-MiTE Meuccio Berselli –è salvaguardare, come raccomandato dalle direttive comunitarie, la portata del Grande Fiume attuando rapidamente tutte le azioni possibili per rendere quanto più efficace e proficuo l’uso della risorsa disponibile lungo l’alveo, gestendo l’acqua più dinamicamente; la siccità estrema con severità idrica alta ci obbliga ad un cosiddetto “semaforo rosso” che bloccherebbe ogni tipo di uso, consentendo solo quello idropotabile; ma grazie ad alcuni provvedimenti mirati utili, per quel che resta in termini di quantità disponibile, assicuriamo la continuità dell’irrigazione, pur se in misura ridotta, all’agricoltura e approvvigionamento per l’habitat mantenendo, come primo obiettivo, l’idropotabile.

Proseguendo così il prelievo dai laghi si garantisce la continuità irrigua. Giunti a questi livelli ogni decisione porta con sé margini di criticità ma il traguardo, in ottica di area vasta, è minimizzare il danno quanto più possibile in attesa di potenziali integrazioni amministrative dei territori e organi di governo”.

A rincarare la dose è stato il Governatore della Lombardia Attilio Fontana,che ha evidenziato come “Abbiamo acqua solo per altri 10 giorni”, parlando chiaramente di una “situazione è più drammatica di quello che possa apparire”.

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