Cronaca

L'inflazione torna a correre:
a Cremona +6,2%

Dopo un rallentamento in aprile, nel mese di maggio l’inflazione è tornata a correre, toccando record che non si vedevano dal 1990. Un fenomeno che si registra anche nel Cremonese, dove il balzo è stato del +6,2% su base annua (inferiore in ogni caso al dato nazionale, pari al +6,8%).

Una vera e propria stangata per le famiglie, che già arrancano a causa dei due anni di pandemia, che hanno impoverito una grande fetta della popolazione. A pesare maggiormente sono le spese per la casa (+28%), come del resto è noto: i rincari delle bollette rappresentano una voce pesantissima sul bilancio familiare: a partire dall’incremento per l’energia elettrica (+84,2% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno) e del gas (+74,9%), ma anche del gasolio per il riscaldamento.(+40%).

A causa dei costi del carburante, aumentati di oltre il 21%, cresce anche la voce “trasporti”, che segna un +11,1%, con un picco di +74% del trasporto aereo.

Ma a preoccupare forse più di tutto sono i rincari nel settore degli alimentari, che fanno impennare il costo della spesa quotidiana di un +5,5%. In particolare i rincari maggiori riguardano la frutta, che segna una variazione tendenziale di +12,8%. Ma gli aumenti si sono visti un po’ tutti i generi alimentari: pani e cereali, carni, pesce e latticini. lb

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