Politica

Referendum, Pd in ordine sparso
Soldo: "5 NO, ma a titolo personale"

Partiti in ordine sparso sui cinque quesiti referendari sulla giustizia per cui si voterà domenica. All’interno del Partito Democratico, la situazione è tutt’altro che omogenea: restando a livello locale ad esempio, la segreteria provinciale con Vittore Soldo si esprime per 5 NO, mentre il vicesindaco Andrea Virgilio, nome di spicco dello stesso partito e componente della segreteria provinciale come responsabile della pianificazione territoriale, voterà 5 sì.

E’ lo stesso Soldo ad ammettere che “nell’ambito del PD cremonese non è stato possibile sviluppare un confronto interno che potesse portare ad una posizione condivisa dell’assemblea provinciale”, scrive in una nota, precisando di parlare a puro titolo personale.

“Nonostante sia consapevole – continua Soldo –  delle lungaggini e delle storture del sistema giudiziario italiano e nonostante consideri pienamente legittime le posizioni di chi, anche nell’ambito del centrosinistra, si è espresso a favore del SI per ciascuno dei cinque quesiti, a titolo puramente personale, ritengo che una materia così delicata con risvolti e ricadute molto importanti, non debba essere sottoposto al voto referendario: si tratta di quesiti molto tecnici, molto settoriali, molto specifici, la cui complessità e la relativa espressione nel merito, ritengo non sia opportuno vengano messi in carico ai cittadini italiani che per questo hanno delegato il Parlamento.

Rilevo inoltre che 3 dei 5 quesiti referendari ai quali siamo chiamati ad esprimere un parere, domenica 12 giugno, potrebbero essere già superati dalla conclusione dell’iter della riforma dei processi penale e civile, votati in via definitiva a novembre dello scorso anno e della riforma del CSM, ad oggi, in fase di approvazione in Parlamento.

I referendum sulla giustizia sono presentati dai promotori come il vero strumento per una riforma importante ed efficace della giustizia. Purtroppo non ritengo sia così anche perché non superano il limite più importante della giustizia italiana: la lunghezza dei processi.

In sintesi la mia posizione in merito ai quesiti referendari di domenica sarà per esprimere cinque NO”, in linea con quanto deciso dalla Direzione nazionale del partito. gbiagi

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