Lettere

Alternativa Comunista: "Scandalosa è la
guerra in Ucraina, non la statua al Pride"

da Alternativa Comunista - Cremona

Da una settimana a questa parte sta montando la polemica riguardante la rappresentazione dissacrante di una immagine religiosa durante il corteo per il primo Pride cittadino. Dato che la vicenda ha superato i confini cittadini e pare stia creando preoccupazioni maggiori della guerra in Ucraina, riteniamo doveroso intervenire in quanto siamo stati tra i partecipanti al Pride.

Non conosciamo gli autori del gesto, ma possiamo immaginare che nelle loro intenzioni vi fosse un intento goliardico, provocatorio e appunto dissacrante verso chi utilizza in maniera strumentale e violenta (Salvini su tutti ma anche la maggior parte delle istituzioni ecclesiastiche), simboli religiosi per discriminare e umiliare le persone in base al sesso, al genere e alle varie inclinazioni sessuali, e che non fosse invece rivolto alle credenze religiose di chicchessia, credenze che da parte nostra non condividiamo e che anzi riteniamo debbano essere superate in quanto retaggio di un passato in cui l’umanità trovava in esse conforto e spiegazione riguardo a quello che non poteva comprendere razionalmente.

Per questo nessuno tra le migliaia di manifestanti (certamente in buona parte credenti) ha avuto nulla da dire, così come nessuno può dire di non essersi accorto di ciò che stava accadendo.

Rapidamente, dopo il richiamo “all’ordine” del Vescovo, i rappresentanti “ufficiali” delle istituzioni borghesi, sindaco in testa, (che a parole dicono di difendere i diritti delle persone LGBTQ ma nei fatti difendono un sistema, quello capitalista, che le opprime ogni giorno) hanno immediatamente fatto pubblico atto di contrizione, sperando forse di salvarsi l’anima per aver commesso peccato di omessa vigilanza.

Ci rammarichiamo che, in quanto materialisti dialettici, quindi atei inconciliabili (citazione dal Testamento di Trotsky), il rosario riparatore, che qualche fedele ha recitato il giorno seguente la manifestazione, su di noi non avrà effetti. Pazienza, ce ne faremo una ragione.

Lasciamo ad altri le beatitudini della vita eterna. Per quanto ci riguarda ci accontentiamo di lottare oggi e qui, su questo piccolo granello di polvere nell’universo, per migliorare la vita dell’umanità e liberarla da ogni sfruttamento, oppressione e violenza.

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