Cronaca

Ospedale, maggioranza: "Puntare
su servizi sanitari di qualità"

“Il futuro dell’ospedale di Cremona ci sta profondamente a cuore e da tempo ormai stiamo seguendo questa partita, insieme anche al rafforzamento complessivo della medicina territoriale”. Lo scrivono gli esponenti di maggioranza Enrico Manfredini, Roberto Poli e Lapo Pasquetti.

“Le ultime settimane di dibattito pubblico”, si legge in un comunicato, “rendono ancor più evidente una cosa, che con coerenza e determinazione abbiamo da sempre sostenuto: quanto sia necessario parlare di progetto di ospedale e di medicina di territorio, ovvero di strutture e dei loro contenuti di progetto, servizi, innovazione.

Infatti, la costruzione di una nuova struttura ospedaliera deve procedere di pari passo con le specialità mediche che in esso dovranno essere presenti, perché c’è bisogno non solo di una struttura nuova, certamente necessaria e importante, ma al suo interno di servizi sanitari di qualità, che coprano un’ampia gamma di specialità mediche, indispensabili per il nostro territorio.

Proprio l’investimento sulla nuova struttura rappresenta una occasione importantissima per determinare un deciso processo di miglioramento della qualità dell’offerta. Su questi fronti l’amministrazione Galimberti e la maggioranza si sono sempre impegnate, perché si tratta di un obiettivo strategico di fondamentale importanza. E continueremo a farlo.

L’assessore Moratti ha spiegato il suo obiettivo: un DEA di secondo livello anche a Cremona.

Ebbene, come sempre, noi intendiamo lavorare perché per Cremona si realizzi il meglio e il massimo di servizi, di qualità elevata, a vantaggio dei nostri concittadini. Chiediamo che la ASST di Cremona, anche per la sua posizione baricentrica nel Sud Lombardia, sia da subito autorizzata, con il POAS in fase di approvazione, a dotarsi di tutti i reparti necessari alle esigenze dei cittadini e necessari alla definizione di DEA di II livello. Su questi temi presenteremo un ODG al Consiglio Comunale sul quale auspichiamo un intervento chiaro e deciso anche dei gruppi di opposizione, poiché questi progetti richiedono la coesione di tutte le forze politiche, istituzionali e dei portatori di interesse del territorio.

Il tavolo di lavoro istituito all’interno del protocollo siglato sul nuovo ospedale è il luogo nel quale affrontare i temi di progetto e questo tavolo deve aprirsi al coinvolgimento di altre realtà del territorio, portatori di interesse, sanitari, economici, sociali. Perché il progetto del nuovo ospedale è essenziale per tutti, è di tutti e di tutta la comunità. Gli incontri avvenuti e già programmati con ASST e con i sindaci del territorio vanno nella giusta direzione.

Noi ci stiamo impegnando da tempo per il bene di Cremona e del territorio, sempre in stretto contatto con forze vive della città che hanno a cuore il futuro dell’ospedale e della medicina territoriale”.

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