Cronaca

Cgil, venerdì proclamate 8 ore di sciopero generale per il settore metalmeccanico

Uno sciopero generale di 8 ore per il settore metalmeccanico. La Cgil provinciale di Cremona scende in strada venerdì 18 maggio con presidi e volantinaggi dalle 9.30 alle 11.30 a Cremona, Crema e Casalmaggiore sotto lo slogan “Giù la mani dai nostri diritti”.
“In questi mesi – scrive la Cgil cremonese nel volantino – il Governo Monti è impegnato a condurre un attacco alle lavoratrici, ai lavoratori e ai pensionati che ha pochi precedenti nella storia del nostro paese. Il governo ha detto che voleva estendere gli ammortizzatori sociali anche a quelle fasce di popolazione che ancora non ne avevano diritto. Era una bugia. La verità è che hanno cercato di cancellare la Cassa Integrazione Straordinaria, e hanno introdotto l’ Aspi (Assicurazione Sociale per l’ Impiego) che non prevede una reale universalità nel sostegno al reddito e scarica  tutti i costi dalla fiscalità generale ai lavoratori stessi. Per non parlare delle tante forme di lavoro precario, che ormai rappresentano un vero e proprio dramma per milioni di persone, e che non vengono significativamente disincentivate”.
“Per quanto riguarda le pensioni il governo ha spudoratamente spacciato per riforma dei puri e semplici tagli indiscriminati. Tagli che penalizzano tutti: vecchi e giovani. I vecchi perché andranno in pensione ancora più tardi, ed i giovani perché, di conseguenza, entreranno più tardi nel mondo del lavoro riuscendo a mettere da parte contributi molto bassi che non basteranno per una pensione dignitosa. C’è poi la questione dell’articolo 18. Cancellare o modificare l’articolo 18 significa semplicemente permettere all’azienda di licenziare su due piedi tutti coloro che non sono graditi: chi soffre di malattie professionali, gli anziani, chi non tiene più certi ritmi, chi non asseconda sempre i voleri del capo o del padrone di turno, ecc. Parlare di MOTIVI ECONOMICI è una presa in giro, infatti ogni lavoratore è di per sé UN COSTO ECONOMICO  e questo basta ad ammettere il licenziamento in tronco. Per la Fiom l’articolo 18 non deve essere toccato per nessuna ragione perché altrimenti ogni lavoratore sarà precario a vita”.
“La nostra lotta – conclude il sindacato – ha anche l’obiettivo della riconquista del Contratto Nazionale; un CCNL che tuteli davvero le Lavoratrici ed i Lavoratori, che tuteli le retribuzioni, che ponga freno alla precarietà, che non sia derogabile e che riaffermi la Democrazia all’ interno dei luoghi di lavoro attraverso il voto”.
A Cremona gazebo in piazza Roma (angolo via Manzoni), a Crema in Piazza Duomo, a Casalmaggiore in Piazza Garibaldi.

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