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Il Cavalier Arvedi alla Gazzetta:
"Determinanti giovani e creatività"

“La gioia - ha dichiarato - è stata grande anche nel vedere giovani, meno giovani ed anziani con entusiasmo attendere fino alle tre di notte la squadra al rientro da Como e festeggiare poi insieme ai giocatori. Quelle immagini rimarranno nel mio cuore”

(foto Sessa)

Lunga intervista rilasciata alla Gazzetta dello Sport dal Cavaliere Giovanni Arvedi nella quale ha raccontato tutta l’emozione per la promozione in Serie A della Cremonese, ma anche gli anni di lavoro per raggiungere questo traguardo storico, senza però rinunciare a guardare al futuro nella massima competizione.

“Ce ne sono stati molti altri di momenti “memorabili” nella mia vita – ha detto il Cavalier Arvedi -, ma nessuno è stato emozionante e coinvolgente come questa promozione. Una grande e bella soddisfazione. Speriamo possa essere anche una positiva opportunità per la città di Cremona”. “La gioia – ha proseguito – è stata grande anche nel vedere giovani, meno giovani ed anziani con entusiasmo attendere fino alle tre di notte la squadra al rientro da Como e festeggiare poi insieme ai giocatori. Quelle immagini rimarranno nel mio cuore”.

Non è temuto, però, il salto di categoria e il confronto con le grandi proprietà – anche straniere – di altri club: “Certo, è vero: noi non abbiamo pozzi di petrolio. Alla mia tenera età non posso non essere anche riflessivo. E’ bene considerare con la dovuta saggezza i doni della Provvidenza e il rispetto che si deve avere per gli altri. L’uomo supera sempre se stesso e, anche nel mondo dell’acciaio, è la creatività che vince. Quindi quello che conta è lo spirito. In questo campionato combattuto fino alla fine, il “pozzo di petrolio” della Cremonese è stato lo spirito di squadra”.

Sulla squadra, giovane e italiana, ha sottolineato: “Il mio pensiero e la mia operatività industriale e sportiva sono stati indirizzati verso la crescita dei giovani: è stato così nel calcio, nell’atletica e nel ciclismo”. “Abbiamo le strutture importanti per fare bene, miglioreremo secondo le prescrizioni della Lega il nostro sistema di accoglienza. Questa è una società storica, più che centenaria e gli ambienti storici ci piacerebbe fossero conservati”, ha sottolineato.

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