Cronaca

Tentata rapina a gay, due giovani condannati 'Volevamo farci due risate'

Il pm Saponara

Il giudice Francesco Sora, con a latere i colleghi Andrea Milesi e Giulio Borella, ha accolto la richiesta di condanna del pm Fabio Saponara, ed ha riconosciuto colpevoli di tentata rapina due 20enni cremonesi, condannati ad 8 mesi ciascuno, pena sospesa, e ad una multa di 300 euro. I due ragazzi, insieme ad una coetanea, assolta “per non aver commesso il fatto”, erano accusati di aver tentato una rapina ai danni di un omosessuale di 47 anni che la sera del 3 settembre del 2009 si trovava in via Corte in compagnia di un amico. “Eravamo in giro per locali”, ha raccontato oggi in aula Valentino, uno degli imputati. “Ma ci stavamo annoiando, così siamo andati in via Corte, molto frequentata dagli omosessuali, per farci due risate. Ci siamo avvicinati ad uno di loro al quale abbiamo chiesto una sigaretta. Volevamo vedere la sua reazione. Improvvisamente ci ha spinto e allora noi ci siamo difesi, ma nego di aver fatto minacce o richieste di denaro”. Stessa versione raccontata da Filippo, l’altro imputato: “Ci ha spinto, noi ci siamo spaventati e ci siamo difesi, ma poi siamo andati via. Chiedo scusa per il mio comportamento, ma non penso di meritare una condanna perché non abbiamo fatto niente”. Secondo la vittima, che aveva testimoniato durante la scorsa udienza, uno dei ragazzi gli si era avvicinato per chiedergli una sigaretta, dopodiché gli aveva chiesto soldi. “Ho detto che non avevo niente e lui mi ha toccato per sentire se avevo il portafogli in tasca”. Durante il processo era stata sentita anche la testimonianza di un amico della vittima: “Ho sentito voci concitate e poi ho visto quei ragazzi salire sulla macchina e andar via sgommando. Erano due sagome indistinte, ma ho fatto in tempo a prendere il modello e il numero di targa della loro auto. Era una Mini color chiaro. Poi ho telefonato ai carabinieri”. All’una e cinque minuti di quella stessa notte una Mini azzurra era stata fermata dai carabinieri sulla strada bassa per Casalmaggiore, alle porte di San Daniele Po. A bordo c’erano gli imputati. Nel processo Valentino era difeso dall’avvocato Fabio Galli, mentre Filippo dall’avvocato Alessia Pistrini. Natascia, la sola ad essere stata assolta (era alla guida della Mini ma non è mai scesa dall’auto), era assistita dall’avvocato Marcello Lattari.

Sara Pizzorni

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