L'editoriale

Buongiorno Cremona,
sei tornata in Serie A

Un regalo alla città ottenuto grazie ad un progetto e a un duro lavoro

La Cremonese in festa allo stadio Sinigaglia

Buongiorno Cremona! Sì, proprio come abbiamo letto sulla Gazzetta dello Sport del 10 luglio 2006, il giorno dopo la vittoria dei Mondiali, è tutto vero. La Cremonese ha conquistato la Serie A, un traguardo straordinario che mancava dalla stagione 1995-1996. Altra epoca, altra storia.

Dopo ventisei anni, quindi, Cremona torna al vertice calcistico nazionale dopo un campionato pazzo ed imprevedibile, fino all’ultimo minuto. Ad inizio stagione nessuno avrebbe scommesso su questo obiettivo, anche se molti immaginavano un buon campionato che potesse concludersi con l’accesso ai playoff. Poi, a partire da marzo, abbiamo iniziato a capire che il colpaccio non era da escludere. Cremonese prima, poi terza, poi seconda, quindi di nuovo prima… Un’altalena emozionante resa possibile da risultati del tutto imprevedibili, da clamorose vittorie ed altrettanto rumorose sconfitte. Sia per quanto riguarda i grigiorossi, sia per i diretti concorrenti, a partire proprio dal Monza capace di goleade convincenti e di improvvisi black out (chissà cosa avrà detto Berlusconi della sconfitta di ieri a Perugia….).

Eppure, quando il sogno sembrava alla portata ed ormai raggiunto, ecco tre sconfitte nelle ultime quattro partite prima di Como, tra cui due clamorose: quella contro un Crotone già retrocesso e quella casalinga con l’Ascoli.

Ecco perché, prima della trasferta sul Lario, ormai pochi credevano nell’ennesimo sorpasso ai danni dei brianzoli, mentre il Lecce (nonostante l’inspiegabile sconfitta di Vicenza) aveva già la promozione in tasca. E invece…. ecco la notte delle mille coincidenze: il 6 maggio (proprio come cinque anni fa, nel campionato 2016-2017, quando la Cremonese era stata promossa in Serie B), la pioggia, la tensione dell’ultimo minuto ed infine la gioia incontenibile allo stadio Sinigaglia. Proprio sulla sponda del Lario, peraltro, in questa stagione non sono riuscite a passare né il Lecce (1-1), né il Brescia (1-1) e neppure il Monza, sconfitto 2-0. Nell’impresa è riuscita invece la Cremonese, mentre i brianzoli si sono suicidati (ancora una volta a sorpresa) sul campo del Perugia.

Proprio quando nessuno ci credeva più e proprio quando l’obiettivo sembrava sfumato, ecco la gioia del traguardo.

Dobbiamo però dire con chiarezza che, anche se raggiunto all’ultima giornata e dopo un campionato folle, questo successo è figlio di un progetto avviato molto tempo fa. Si tratta certamente di una grande dono per la città e per i tifosi, reso possibile dagli investimenti, dalla scelta delle persone giuste e soprattutto dal duro lavoro. La Serie A non si conquista per caso, ma attraverso passione, dedizione, idee ed un piano economico serio. La serietà porta con sé anche tentativi che possono andare a vuoto, errori, passi falsi. Ma, alla fine, la serietà paga e – prima o dopo – conduce alla meta.

E’ quello che è accaduto alla Cremonese targata Arvedi che, dopo aver perso più volte ai playoff, cinque anni fa (nell’anno dell’ottantesimo del Cavaliere) ha raggiunto la Serie B ed ora, dopo alcuni campionati anonimi e poco soddisfacenti per i tifosi, ha ottenuto questo successo incredibile. Esattamente lo stesso giorno, dopo un lustro.

Ora si apre una nuova storia ed un nuovo film. Tutto da scrivere, a partire dalle classiche domande che si faranno già nei prossimi giorni: resterà mister Pecchia? Quale calciomercato farà la Cremonese per la Serie A? Quale sarà il prossimo obiettivo? Tutte questioni che appassioneranno i tifosi e non solo nel corso dell’estate.

Ma ora è il tempo della festa e del ringraziamento per chi l’ha resa possibile. Buongiorno Cremona, è tutto vero, sei in Serie A.

Guido Lombardi

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