Politica

Patrocinio del Comune
al Cremona Pride

La Giunta comunale ha dato il patrocinio al primo Cremona Pride che si terrà il prossimo 4 giugno. Ad annunciarlo, l’assessore alla cultura  Luca Burgazzi, che in un post su Facebook dichiara la sua vicinanza alle istanze di libertà incarnate dal movimento, presente da qualche anno anno anche a Cremona. “Per la prima volta – afferma l’assessore –  nella nostra città si terrà questa manifestazione segno che anche la nostra comunità è sempre più aperta e attenta ai diritti di tutti. Un grazie agli organizzatori che stanno coinvolgendo associazioni, cittadini e istituzioni per questo momento di festa per tutti”.

A destra, Luca Burgazzi

Non si fa attendere la risposta di Fratelli d’Italia, attraverso Francesca Gazzina, responsabile provinciale del dipartimento Pari Opportunità, Famiglia, Diritti non negoziabili , che preannuncia un’interrogazione al sindaco nei prossimi giorni da parte dei consiglieri FdI.

“Nella fermissima convinzione – afferma Gazzina, anche a nome del segretario cittadino Luca Grignani –  che ognuno abbia il diritto di manifestare non solo le proprie idee ma anche il proprio orgoglio non solo per legge ma, convintamente, anche per la stessa essenza umana, che vede nella sua natura la necessità di esprimersi, mai mi permetterei di avere delle perplessità in merito alla concessione di questo patrocinio.

“In quest’ottica di libertà – continua –  mi piacerebbe sapere se per garantire ad ogni cittadino che interverrà alla manifestazione, sia a coloro che invece non saranno interessati, sia stato chiesto all’organizzazione di evitare con fermezza quegli episodi che, purtroppo durante alcune manifestazioni analoghe, hanno preso di mira simboli e persone appartenenti al mondo religioso, o se sia stato chiesto e ottenuto di evitare espliciti atteggiamenti sessuali visti in alcune manifestazioni che potrebbero disturbare gli occhi dei più innocenti, intendendo i bambini.

Francesca Gazzina

“Chiedo quindi al Sindaco di farsi garante, insieme alla sua giunta, della inalienabile libertà di tutti i cittadini cremonesi di poter partecipare alla vita cittadina il giorno del Gay Pride sia che si condivida l’interesse a partecipare al Cremona Pride, sia che si voglia anche solo fare una passeggiata con la propria famiglia per le vie interessate dalla manifestazione, senza dover rinunciare alla libertà di appartenere all’ intera comunità cremonese”.

La nascita del Comitato per il Cremona Pride era stata annunciata esattamente un anno fa, nel pieno della discussione sul ddl Zan.  Chiara Lucarini, vice presidente, aveva declinato gli obiettivi del gruppo, appoggiato anche da Arcigay La Rocca e dal collettivo studentesco Il Megafono: “Vogliamo costruire un futuro migliore per chi abita a Cremona e provincia. Ma vogliamo anche promuovere la laicità delle istituzioni, contro razzismo, omotransfobia, fascismo”.

“Vogliamo che Cremona sia un luogo in cui sentirci a casa” aveva detto il presidente Mario Feraboli. Per questo “quello cremonese è un pride che nasce sul territorio e per il territorio. Dal cremasco al casalasco, si propone infatti come finalità la creazione di un’assemblea territoriale inclusiva, costituita da cittadini con associazioni, istituzioni, sindacati, imprese e partiti”.

Da allora il percorso è continuato ed è stata avviata una raccolta fondi per finanziarie proprio gli eventi che caretterizzeranno la parata del 4 giugno, che prevede aperitivi, stand up comedy, letture anche per bambini, un Vanitas Market – Rainbow Edition, azioni di sensibilizzazione e un party finale in collaborazione con il Tanta Robba Festival. gbiagi

 

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