Nazionali

Esplosioni a Odessa, colpito l’aeroporto

(Adnkronos) – Numerose esplosioni si sono verificate a Odessa poco dopo le 18, ora locale. Lo scrive la Cnn, citando testimoni e media ucraini. Il comando operativo meridionale ucraino ha detto su Telegram che è stata danneggiata la pista d’atterraggio dell’aeroporto. Un testimone ha raccontato alla Cnn di aver visto un aereo da combattimento sorvolare la città affacciata sul mar Nero. Le esplosioni si sono sentite poco dopo il suono dell’allarme antiaereo. 

Secondo la polizia ucraina i russi avrebbero assoldato gang criminali per inscenare provocazioni e rivolte a Odessa il 2 maggio. Lo scrive su Twitter il Kyiv Independent. Le autorità cittadine hanno già proclamato il coprifuoco dalle 22 del primo maggio alle 17 del 3. Il 2 maggio ricorre l’anniversario dell’incendio del 2014 alla Casa dei sindacati di Odessa, in cui morirono diversi manifestanti filo russi. 

L’ACCIAIERIA AZOVSTAL A MARIUPOL – Un gruppo di 25 civili ha lasciato l’acciaieria di Azovstal a Mariupol. Lo afferma l’agenzia stampa russa Tass. Fra loro vi sarebbero sei minori di 14 anni. Pesantemente bombardata dai russi, la grande acciaieria è l’ultimo baluardo della resistenza ucraina a Mariupol. Oltre ai difensori della città, molti civili si erano nascosti nei bunker sotterranei dell’impianto. 

“Per quanto riguarda l’evacuazione dei civili e dei militari feriti da Azovstal, stanotte i russi hanno continuato ad attaccare con l’artiglieria lo stabilimento il che ha causato nuovi crolli e nuove distruzioni” afferma in un video Sviatoslav Palamar, vice del comandante reggimento ucraino Azov. “Il cessate il fuoco è iniziato soltanto alle 11 e non alle 6 come avrebbe dovuto. Ora entrambe le parti rispettano cessate il fuoco”. “Dalle 6 del mattino -dice Palamar- abbiamo aspettato la colonna di evacuazione che è arrivata solo alle 18.25. Alle ore 19.40 abbiamo consegnato 20 civili, estratti dalle macerie. Sono donne e bambini, speriamo che queste persone vengano portate a Zaporizhzhia sul territorio controllato dall’Ucraina”. 

 

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