Cronaca

Pedofilia, la Diocesi di Cremona: "Quei commenti inopportuni e irrituali sul caso Lafranconi archiviato"

Caso Lafranconi archiviato per prescrizione. Dopo la pubblicazione del documento del Tribunale di Savona in cui il Gip, pur archiviando, ha messo nero su bianco la sua “condanna morale” per i silenzi del vescovo (leggi l’articolo), la Diocesi di Cremona, attraverso l’Ufficio di Comunicazione, ha diffuso una nota.
“Premesso – si legge nel comunicato – che nessun processo è mai stato formalmente aperto né tanto meno celebrato a carico dell’attuale Vescovo di Cremona, essendo giunta la richiesta di archiviazione da parte del Pubblico Ministero ancor prima di un’eventuale sua richiesta di rinvio a giudizio, non è nostro intendimento discutere ad oggi di fatti e circostanze mai affrontate prima in un’aula giudiziaria, unico luogo deputato a tale operazione”.
“Nel contempo – prosegue l’Ufficio di comunicazione – in considerazione dell’estrema delicatezza e gravità dell’argomento in oggetto, a fronte di commenti giunti da soggetti terzi in riferimento  alla ordinanza di archiviazione del procedimento in questione che conterrebbe in premessa passaggi attestanti il convincimento dell’Autorità Giudiziaria circa la responsabilità per omessa vigilanza in capo a mons. Lafranconi, si osserva come ogni commento o valutazione di merito risultino ad oggi quanto mai inopportuni ed irrituali”.
“Confermato il rispetto per l’operato del Tribunale di Savona del quale si prende atto – conclude la nota – destano sorpresa e sconcerto atteggiamenti e commenti giustizialisti recentemente emersi nei confronti di chi, non avendone avuto titolo, non ha potuto svolgere alcuna attività in propria difesa e nemmeno partecipare nel contraddittorio delle parti agli accertamenti dei fatti in discussione. Ogni strumentalizzazione della vicenda processuale, ormai definitasi, appare inaccettabile e gratuita. Al contrario mons. Lafranconi, fortemente toccato dalla natura e dalla delicatezza degli argomenti che in qualche modo lo hanno coinvolto, esprime il proprio dispiacere condividendo la sofferenza dei ragazzi segnati da queste dolorose vicende”.

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