"Lo scienziato e lo sciamano" Presentazione del libro di Dossena in Biblioteca
Alle 17 di mercoledì 9 maggio sarà presentato presso la Sala conferenze della Biblioteca Statale di Cremona l’ultimo ponderoso volume di ricerca storica di Paolo A. Dossena: “Lo scienziato e lo sciamano. Mackinder, Hitler e l’isola del mondo” edito da LINDAU nella collana “I Leoni”, con la prefazione di Giorgio Galli.
La presentazione del volume è affidata al dott. Giuseppe Pigoli, noto storico cremonese autore di importanti ricerche edite dalla UTET, con la collaborazione del Direttore della Biblioteca Stefano Campagnolo ed alla presenza dell’autore.
Come presentazione del volume, è interessante la sintetica scheda editoriale che riportiamo.
”Nella prima metà del XX° secolo ebbe una grande notorietà la geopolitica, una teoria secondo la quale il destino dei popoli è determinato dall’ambiente geografico in cui vivono. Applicata al quadro storico e ideologico di allora, questa teoria rappresentò più di una giustificazione al nazionalismo e all’espansionismo di paesi quali la Germania nazista o l’Unione Sovietica di Stalin, che furono alla base del secondo conflitto mondiale. I suoi fautori – tra gli altri, l’inglese Mackinder e i tedeschi Ratzel e Haushofer, il consigliere spirituale di Rudolf Hess – erano convinti che la conquista di alcune regioni avrebbe garantito il dominio universale. In particolare Mackinder era persuaso che il cuore del mondo, l’Heartland, fosse la vasta regione russa, inattaccabile dal mare e ricca di enormi risorse economiche e naturali: chi l’avesse controllata avrebbe governato l’«isola del mondo», l’enorme distesa di terre e acque dell’Europa e dell’Africa. L’Heartland rappresentò la grande scommessa di Hitler dopo il fallimento del misterioso volo aereo di Hess verso l’Inghilterra, probabilmente alla ricerca di un accordo di spartizione della regione russa.
Assorbendo idee e dogmi positivisti, razzisti e darwinisti, combinandosi, in alcuni dei suoi esiti, con suggestioni esoteriche e magiche, la geopolitica, più di altre teorie novecentesche, ha incarnato le diverse anime del «secolo delle ideologie e del mattatoio», tra i cui risultati vi è la stessa configurazione del mondo in cui viviamo oggi e dei rapporti di forza che in esso sussistono”.
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