Cronaca

Cremonesi sempre più anziani,
primi dati del Beside Caregivers

Dopo un intenso lavoro durato mesi, iniziano a svelarsi le prime analisi del progetto Cremona Beside Caregivers, l’iniziativa sull’assistenza agli anziani focalizzata sui caregivers che vede capofila l’Università Cattolica di Cremona in partnership con il Politecnico di Milano, il Comune e la Camera di Commercio di Cremona.

In particolare, si tratta di dati relativi a una prima fase del progetto, iniziata a giugno 2021 grazie a un finanziamento della Fondazione Comunitaria della Provincia di Cremona, e che è consistita in un’attività di mappatura degli stakeholders del territorio cremonese e di ricognizione delle risorse presenti oltre che degli spazi di possibile collaborazione.

«Una parte preliminare del lavoro è stata svolta attraverso un’analisi socio-demografica – ci riferisce la professoressa Rita Bichi, Ordinario di Sociologia all’Università Cattolica. Che in dettaglio ha comportato lo svolgimento di un’indagine statistica della popolazione del territorio cremonese, con focus sugli anziani e i loro caregivers, e l’individuazione degli aspetti critici e di potenziale sviluppo su cui agire».

Attraverso, dunque, lo studio di database Istat, è emerso che la popolazione anziana a Cremona è aumentata nell’ultimo decennio ed è sopra la media italiana. Non solo, le previsioni per il 2030 vedono una contrazione della popolazione totale e un ulteriore aumento percentuale di quella over65.

«Per comprendere l’attuale offerta di sevizi dedicati agli anziani e ai loro caregivers abbiamo svolto, attraverso desk analysis e interviste, una mappatura attenta rivolta al territorio cremonese – afferma la professoressa Cristina Masella, Ordinario di Ingegneria gestionale al Politecnico di Milano. Che tra l’altro ci è servita per accendere relazioni con le realtà istituzionali, quali l’Ats, le Asst, Cremona Solidale e altri enti, ma anche per individuare altri attori più “informali” ma molto importanti quali le associazioni di volontariato che integrano il lavoro delle istituzioni».

«La mappatura dei servizi e l’interazione con gli stakeholder formali e informali del territorio ci ha permesso di comprendere meglio il funzionamento della rete di assistenza attiva sul territorio di Cremona aggiunge Eleonora Gheduzzi, ricercatrice del Politecnico di Milano. Attraverso l’analisi, sono emersi alcuni interessanti punti di forza e i bisogni che sono stati utilizzati per indirizzare l’ideazione di nuove progettualità a favore del caregiver».

L’esplorazione dei bisogni e delle aspettative di tutti i soggetti interessati alla tematica dell’assistenza agli anziani, i cosiddetti stakeholders, è stato il compito dell’Università Cattolica di Cremona. «In realtà – sottolinea la professoressa Guendalina Graffigna, Ordinario di Psicologia dei consumi e responsabile scientifica del progetto Cremona Beside Caregivers – tra i tre dipartimenti coinvolti, psicologia, sociologia e ingegneria gestionale, tra l’altro appartenenti a due diversi Atenei, c’è stata piena condivisione del lavoro, con un impegno da parte di molti ricercatori che da subito hanno creato squadra. Detto questo – prosegue Graffigna – e come Centro di ricerca EngageMinds HUB abbiamo operato, attraverso interviste in profondità, per comprendere i bisogni coperti e quelli scoperti, oltre alle aspettative degli stakeholders in riferimento al loro contesto di azione. Il lavoro proseguirà nei prossimi mesi: certo non possiamo attenderci risultati immediati e risolutivi; ma il nostro impegno e la nostra ambizione per il futuro rimangono elevati».

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