Braccio di ferro Prosus - Usb
C'è l'accordo, fine dello sciopero
AGGIORNAMENTO – Dopo lunghe trattative e due giorni di sciopero, è stato firmato oggi pomeriggio in Prefettura l’accordo tra la Prosus di Vescovato e i lavoratori appartenenti all’Unione Sindacale di Base che da ieri hanno incrociato le braccia in una dura protesta, arrampicandosi anche in cima alla “giostra”, la catena che movimenta le mezzene degli animali macellati. Per due giorni personale della Digos e carabinieri hanno presidiato l’azienda per scongiurare azioni violente.
Si protestava, come evidenziato dal sindacato, “contro la condotta antisindacale dell’azienda, contro le discriminazioni sul lavoro e per l’applicazione del giusto contratto di lavoro”. I lavoratori della Prosus chiedevano a gran voce “la fine dell’applicazione della cassa integrazione ai dipendenti dell’appalto per sostituirli con i somministrati, la riammissione al lavoro dei dipendenti sospesi, la garanzia occupazionale e l’applicazione del contratto di settore, e cioè l’alimentare, anziché il contratto multiservizi, gettonatissimo dalle cooperative dell’appalto, che implica una remissione di 350-370 euro al mese”.
“Non vogliamo essere più lavoratori di serie B”, si lamentavano i dipendenti, “accantonati e rimpiazzati dagli interinali, non accettiamo più persecuzioni aziendali per la nostra appartenenza a Usb, vogliamo il giusto contratto con la giusta paga”. L’azienda”, aveva fatto sapere il sindacato, “ha promesso 800 euro una tantum ai propri dipendenti. La proposta è stata rifiutata da buona parte dei dipendenti diretti”.
Oggi, dopo un braccio di ferro durato due giorni, si è finalmente arrivati ad un accordo tra le parti con la firma, la fine delle ostilità e la ripresa della produzione.
“Nel corso del pomeriggio odierno”, si legge in una nota della Prefettura, “si è svolta una riunione in merito alle criticità emerse presso il sito produttivo della Prosus di Vescovato. L’incontro ha fatto seguito ad analoga riunione svoltasi nella giornata di ieri, rivelatasi improduttiva. Grazie alla capace e costante attività di mediazione tra le parti posta in essere dai rappresentanti della delegazione prefettizia guidata dal viceprefetto vicario, si è potuti addivenire – dopo ampio ed articolato confronto – ad un accordo tra le parti che ha portato una positiva conclusione della vicenda, con l’immediata interruzione delle azioni di protesta da parte dei lavoratori dello stabilimento”.
Sara Pizzorni