Cronaca

Se Mina la predicatrice furiosa sta con Beppe Grillo…

Sorpresa (si fa per dire): Mina, la Tigre di Cremona, è scesa dal pero (svizzero) dove vive e sul blog di Beppe Grillo le sta cantando  a cani e a porci. Un centinaio di righe –   mica una botta e via – per demolire la politica de noantri. Con un occhio ed una furia di riguardo alla “schiera dei rifatti”, quelli che sono lì da una vita ed ora (sentendo aria di burrasca antipolitica) corrono a rifarsi la “verginità” ;  Mina, compagna del cardiologo Eugenio Quaini, ha tirato  in ballo financo  il termine medico- scientifico, cioè l’imenoplastica. E giù “zampate feline ai “leggermente sputtanati e disfatti in decenni di infernale e volgare promiscuità e sfrenato onanismo”  .E cioè “politologi,fine dicitori di politica, economisti dell’ultima ora e bellimbusti di contorno,giornalisti compiacenti, adulatori prezzolati . Vestali di ritorno, risettati nella morale situata negli organi genitali”. Minona sostiene che questi politici, approfittando del loro  “congedo temporaneo”  (c’è Rigor Montis  in sella) affollerebbero le “sale operatorie” per farsi  l’intervento  “semplice, poco doloroso, dal costo accessibile e di grande effetto”  e ritrovare così una “definita identità accettabile”. Costoro, dice Mina, “scalpitano per la “ridiscesa in campo”.

Ma – sostiene –  c’è un ma. Ed è la “nube grigia o forse anche nera” che si sta abbattendo sulla loro “convalescenza”. Sono gli intenzionati a non votare, gli indecisi, le schede bianche. Un mare di gente. ”E poi il colpo finale”: Beppe Grillo. L’amico blogger. L’amico che  Mina definisce “incontrollabile, sottovalutato, diverso, adesso minaccioso veramente”. Insomma uno “spacca equilibri”. Un rompi-ammucchiata. Occhio.

Che dire?

Due o tre cose bisogna pur dirle davanti ad uno tsunami del genere, davanti ad una Mina che a 72 anni si è messa a fare il Celentano, 34 anni dopo la sua ultima esibizione in pubblico (Bussoladomani, mercoledi  23 agosto 1978). Davanti ad una artista  che ha lasciato un segno indelebile nella storia canora del Belpaese (150 milioni di dischi venduti, 1400 brani) e che è ancora tanto amata. Massì,  anche nella sua Cremona, come certifica il tributo non nostalgico che la sua prima band, I Soilitari (Coelli,Modesti, Scolari,Fieschi e Lino Pavesi ai sax) le ha fatto al Ponchielli giovedi 2 aprile 2009. Teatro gremitissimo, lei lontana e muta.Apperò!

1.  Si dirà:è facile scrivere oggi sull’anticasta e scegliere un blog che pare quasi una operazione di marketing visto che il sito ufficiale  di Grillo è nella Top Ten mondiale (Forbes nel 2009 lo ha collocato al settimo posto). Ma Mina, per lanciare sassate, non ha certo  bisogno di questa platea. Le basterebbe la sua.

2. Sbertucciarla perché vive in un mega attico e paga le tasse a Lugano e non a Cremona, è un esercizio populista che non scalfisce né la persona né il suo pensiero: lorsignori stanno cambiando tutto per non cambiare nulla.Sono gattopardi.  Mina anche in questo caso è una voce. Una interprete. Fiuta l’aria che tira e dice la sua. I tempi di Tintarella di luna sono lontani. Sono finiti.

3. E’ vero.  Stanno cambiando tante cose: Atene brucia, Hollande è all’Eliseo, la Francia va a sinistra e promuoverà le nozze gay (ma anche il ritiro dall’Afghanistan), in Germania ha perso la coalizione Merkel-Fdp e trionfato i Pirati (avanti pure i Verdi). E da noi? Calma. Alle  ultime amministrative  (1.014 comuni alle urne)  non c’è stato il fuggi-fuggi. L’affluenza è diminuita ma non crollata. Significa che, a livello locale, i candidati contano più dei candidati dei partiti. I gattopardi, cara Mina, stanno reggendo. E tu l’hai intuito, per questa sei scesa in campo. Ed hai urlato. A modo tuo.  Oltretutto  su Internet ti sei sempre sentita libera. O no?

Enrico Pirondini

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