Cronaca

Bonfante su Area Donna:
"Si aziendalizza la sanità pubblica"

La proposta dell'ex sindaco di Vescovato ieri in sala Quadri: convocare  i parlamentari cremonesi di tutti i partiti per sbloccare il numero chiuso dei medici e infermieri e fermare l’aziendalizzazione della sanità della provincia.

“Lo smantellamento di Area Donna è la punta dell’iceberg di un disinvestimento della sanità pubblica in tutto il territorio”, è iniziato così l’intervento di Maria Grazia Bonfante, ieri in sala Quadri nell’ambito del secondo incontro Asst – Comune – pazienti sulla riorganizzazione del reparto.

L’ex sindaco di Vescovato, ora consigliere di minoranza, ha sottolineato che il destino dell’ospedale “riguarda tutto il territorio, non solo Cremona. Ringrazio il Comitato delle donne per la tenacia che sta dimostrando, una speranza di resistenza e di cambiamento dal basso di una politica di disinvestimento di sanità nel territorio”. E’ stata rimarcata la necessità di portare il dibattito a livello politico, “perché Area Donna è frutto di scelte politiche, così come l’Unità di Terapia Intensiva Neonatale già smantellata e come sarà, le voci si rincorrono, la cardiologia. E sembra quasi una coincidenza che i disinvestimenti riguardino le incidenze più significative che si riscontrano nei profili di salute pubblicati da ATS Valpadana e che i Sindaci conoscono: eventi avversi della riproduzione, patologie oncologiche, patologie cardio circolatorie”.

“I ruoli istituzionali preposti a dare risposte ai cittadini di sanità pubblica sono i Sindaci, autorità sanitarie locali”, ha aggiunto, rivolgendosi direttamente al sindaco Galimberti.
“Come sindaco e come consiglio comunale avete diffidato Regione Lombardia? Lo si potrebbe fare, basandosi sullo smantellamento di Area Donna, il mancato rispetto dei tempi delle prestazioni e liste d’attesa (il confronto fra pubblico e privato è impietoso), lo smantellamento delle strutture pubbliche, la mancata implementazione della sanità territoriale, evidente durante la gestione del Covid; la mancata attuazione della sanità di prevenzione. I profili di salute e lo studio epidemiologico sono strumenti per i Sindaci per orientare le scelte”.

Infine, una richiesta che è anche un suggerimento per il sindaco del comune capoluogo: “convocare  i parlamentari cremonesi di tutti i partiti per sbloccare il numero chiuso dei medici e infermieri e fermare l’aziendalizzazione della sanità della provincia”.

L’alta incidenza della mortalità per tumore alla mammella nel territorio dell’intera Ats e dell’ambito di Cremona in particolare (37.1 e 36.8 il tasso ogni 100mila abitanti secondo i dati di Ats nel periodo 2016-2018) era stata evidenziata anche da Paola Tacchini, fondatrice del comitato per Area Donna, insieme a Cristina Marenzi, a sottolineare l’importanza di avere cure specifiche per questa patologia sul territorio.

© Riproduzione riservata
Caricamento prossimi articoli in corso...