Cronaca

Truffa reddito cittadinanza, rientrato
in Italia l'ultimo arrestato in Romania

E’ rientrato oggi in Italia, all’aeroporto di Ciampino, scortato dalla Polizia, uno dei soggetti ricercati a livello internazionale nell’ambito dell’inchiesta della Guardia di Finanza di Cremona sull’indebita percezione del reddito di cittadinanza. Nel novembre scorso questa inchiesta aveva portato all’arresto di 16 persone in tutta Italia con l’accusa di far parte di una associazione a delinquere finalizzata alle estorsioni ed al conseguimento di erogazioni pubbliche, tra soprattutto il reddito di cittadinanza.

P. M. 54 anni, rumeno, è arrestato il 17 febbraio a Craiova delle unità FAST (Fugitive Active Serching Team) rumena e italiana perché destinatario di un provvedimento Mae emesso dal GIP di Milano per associazione a delinquere finalizzata alla truffa come membro di una organizzazione criminale tesa a favorire l’indebita percezione del reddito di cittadinanza e del reddito di emergenza da parte di persone prive dei requisiti.

L’attività illecita posta in essere dall’organizzazione di cui il P.M. era elemento di spicco, ha permesso di fare ottenere al sodalizio criminale un indebito profitto quantificato in oltre 20 milioni di euro, mentre le domande falsificate depositate ma non ancora deliberate avrebbero consentito un’ulteriore perdita per le finanze italiane di ulteriori 60 milioni di euro.

L’arresto insieme a quello già effettuato sempre in Romania il 30 dicembre 2021 di altro membro dell’organizzazione criminale, ha concluso l’operazione avviata dalla GdF di Cremona.

Il rientro in Italia di P.M., insieme ad altri tre rumeni in arresto per altri reati, è il frutto della collaborazione con il Dipartimento della Pubblica Sicurezza, attraverso il Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia (SCIP) della Direzione Centrale della Polizia Criminale guidata dal prefetto Vittorio Rizzi. gb

 

© Riproduzione riservata
Caricamento prossimi articoli in corso...