Cronaca

Nicolò Govoni assolto
a Samos: "Accuse infondate"

Nicolò Govoni è stato assolto dall’accusa di presunto uso illecito di fuochi d’artificio senza i necessari permessi. Il processo nei confronti del volontario cremonese si è tenuto a Samos alla presenza del legale Dimitris Choulis e della Direttrice Advocacy di Still I Rise, Giulia Cicoli.

“La sentenza ristabilisce la verità, ribadendo ciò che sin dall’inizio abbiamo sempre sostenuto: queste accuse erano infondate e fortemente pretestuose” dichiara Nicolò Govoni, Direttore Esecutivo di Still I Rise. “Non dimentichiamoci che sono state mosse dopo la nostra denuncia penale contro la manager dell’hotspot di Samos per le condizioni di vita dei minori non accompagnati e dopo il tentativo fallito di mandarmi a processo per direttissima con l’accusa di diffamazione.

Non essendo riusciti nell’intento, hanno cercato un pretesto per fermarmi, o almeno per complicare l’operatività di Still I Rise: sono passati quasi tre anni, durante i quali abbiamo dovuto impegnare energie e soldi per difenderci da un attacco gratuito e infondato. Questo è il modus operandi delle autorità greche per ostacolare e mettere a tacere gli operatori umanitari”.

L’accusa si riferiva a fatti accaduti il 6 agosto 2019 sull’isola di Samos, Grecia, in occasione di una festa organizzata per il primo compleanno di Mazì, la scuola di emergenza e riabilitazione della onlus per adolescenti profughi residenti nell’hotspot. Il processo penale era stato precedentemente fissato per il 27 maggio 2021, prima del rinvio.

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