Giornata Mondiale dell'Acqua
I numeri di Padania sul territorio
Ricorre oggi, 22 marzo, la Giornata Mondiale dell’Acqua, una data simbolica, istituita nel 1992 dalle Nazioni Unite.
In provincia di Cremona il gestore unico è Padania Acque, Spa che persegue gli obiettivi per lo sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030. Migliorare la qualità dell’acqua, migliorare la gestione idrica per renderla sempre più efficiente e garantire la disponibilità di acqua potabile sicura, pulita e buona da bere, sono le priorità dell’azienda partecipata da tutti i comuni della provincia.
“Lo sviluppo e la gestione sostenibile dell’acqua implicano una attenzione alla dimensione economica, sociale ed ecologica”, affermano in una nota Cristian Chizzoli, presidente di Padania Acque S.p.A., Alessandro Lanfranchi, Amministratore delegato e Stefano Ottolini, Direttore generale.
“In questo senso Padania Acque ha deciso di investire nelle case dell’acqua e di puntare al risparmio energetico.
Negli ultimi anni è stato stanziato un milione di euro ed è previsto un ulteriore milione di euro per dotare ogni comune di un impianto di erogazione pubblica di acqua. Un servizio particolarmente apprezzato e utilizzato dai cittadini sia per la qualità e la bontà dell’acqua, sia per gli effetti positivi in termini ambientali ed economici, grazie alla riduzione dei rifiuti plastici e della spesa per l’acquisto di acqua in bottiglia.
Nel 2021 le 70 case dell’acqua attive nel territorio provinciale hanno distribuito 12 milioni di litri di acqua di rete con notevoli vantaggi e benefici innanzitutto ambientali: quasi 8 milioni di bottiglie di plastica da 1,5 litri non acquistate e quindi di rifiuti non prodotti, circa 240mila chilogrammi di plastica in meno e 800mila chilogrammi di anidride carbonica non immessa nell’atmosfera per la produzione di PET. Le case dell’acqua permettono anche un notevole risparmio in termini economici per le famiglie. Se consideriamo che un litro di acqua minerale in bottiglia acquistata al supermercato ha un costo medio di 0,30 euro, mentre un litro di quella pubblica costa 0,0018 euro, si evince che il risparmio dei cittadini cremonesi che l’anno scorso hanno attinto dalle case dell’acqua è pari a 3 milioni 591mila euro.
Per quanto riguarda l’energia elettrica, che incide mediamente per circa il 20% sui costi operativi complessivi, Padania Acque, attraverso importanti investimenti e revisioni mirate dei processi di produzione, nell’ultimo quinquennio ha ridotto di 6,3 milioni di kWh annui i consumi necessari alimentare i processi industriali del ciclo idrico integrato e quindi per le attività di captazione, adduzione e distribuzione di acque potabili, nonché per gli impianti di sollevamento e depurazione delle acque reflue. Nell’anno 2021, infatti, il gestore idrico ha consumato quasi 37 milioni di kWh (contro gli oltre 43 milioni di kWh registrati nel 2016) abbassando i consumi del 14,6% negli ultimi 5 anni, di cui 4,3% solo nell’ultimo anno. Ma c’è di più: da diversi anni Padania Acque acquista l’energia elettrica da sole fonte rinnovabili insieme alle altre aziende pubbliche dell’idrico lombarde e piemontesi mediante gare congiunte. Energia pulita (green) nel rispetto dell’ambiente, secondo le linee guida indicate dall’Unione Europea nel Green Deal con l’obiettivo primario di ridurre le emissioni inquinanti e con un evidente saving in termini economici”.