Cronaca

Un anno al commercialista Massimo Serventi. Attenzioni sessuali su una studentessaInterdizione perpetua dalle scuole

Con l’accusa di violenza sessuale nei confronti di una minorenne, Massimo Serventi, 52 anni, commercialista cremonese, sposato e padre di tre figli, è stato condannato dal gup Guido Salvini (nella foto) ad una pena di un anno di reclusione e a 25.000 euro di risarcimento alla parte civile. Per l’imputato, il giudice ha anche deciso l’“interdizione perpetua da qualunque incarico in scuole di ogni ordine e grado, nonché da ogni ufficio o servizio in strutture pubbliche o private frequentate prevalentemente da minori”. Nella sentenza è stata considerata “l’ipotesi di minore gravità” e sono state riconosciute le attenuanti generiche. Per Serventi, il pm Fabio Saponara aveva chiesto una condanna di due anni di reclusione. Un anno fa la studentessa, ancora minorenne, aveva denunciato alla polizia di aver subito attenzioni sessuali da parte del commercialista durante il tirocinio presso lo studio. Era il 16 marzo del 2010, ultimo giorno di frequentazione, per la minore, dello stage scolastico. La giovane ha affermato che quella mattina era assente la segretaria del commercialista e che quest’ultimo aveva chiesto a lei di prendere il suo posto al computer. Inizialmente i due si trovavano l’uno di fronte all’altra, separati dalla scrivania, e lei eseguiva i compiti richiesti dal titolare per la compilazione dei moduli F24. In un secondo momento, però, il commercialista si era spostato per andare dietro alla sedia della ragazza, ritrovandosela seduta davanti a lui, di spalle. A quel punto aveva iniziato a porgerle una serie di domande sugli amici e sulla scuola, per poi passare a domande più “invadenti”. Dopodichè le aveva sfiorato il viso, spostato i capelli e toccata fino a tentare di infilarle la mano nei pantaloni dalla parte posteriore. La guerra tra difesa e parte civile si è giocata sui tempi dell’azione: “troppo ristretti”, secondo l’avvocato Guglielmo Gulotta; “sufficienti”, invece, per l’avvocato Giovanni Benedini, legale di parte civile, “a commettere palpeggiamenti”.

 

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