Cronaca

L'Aler gli dà la casa, poi cambia idea:
"Da un anno e mezzo senzatetto"

Ha 67 anni, e dall’inizio della pandemia non ha un tetto sopra la testa: la storia di Angelo Bonanno, è di quelle che purtroppo si sentono fin troppo spesso: dalla sua casa di famiglia ha dovuto andarsene dopo la separazione dalla ex moglie, e dai primi lockdown è rimasto senza lavoro. Da un anno e mezzo, dorme dove capita, e ora che finalmente gli avevano assegnato un alloggio Aler, se l’è poi improvvisamente visto negare, per un problema formale nella domanda che aveva inviato.

“Avevo un lavoro, come massaggiatore, certificato, e lavoravo all’estero. Poi è arrivata la pandemia, e tutto ha chiuso. Sono tornato a Cremona, e sono rimasto senza un’occupazione”. Si è trovato così nell’impossibilità di pagarsi un affitto, ed è iniziata la sua vita da senzatetto, con lavori saltuari e incerti, alloggi estemporanei, il reddito di cittadinanza per avere un aiuto economico. “Mi davano 400 euro al mese, ovviamente insufficienti per pagare un affitto, le bollette e il cibo” racconta. “Ho chiesto aiuto al Comune, ma non ho ottenuto nulla. Ho chiesto una casa all’Aler, e finalmente, a febbraio, dopo oltre un anno, mi avevano risposto che mi avrebbero assegnato una casa, al quartiere Zaist”. Uno spiraglio, finalmente, dopo tanto tempo.

Ma la gioia di Angelo è durata poco: “due giorni fa, mi è arrivata una nuova mail dall’Aler, in cui mi dicevano che non avrei potuto ricevere l’appartamento per un errore nella presentazione della domanda” racconta, deluso.

Nella mail, pervenuta dall’Agenzia lombarda edilizia residenziale, si riporta che Bonanno ha “evidenziato l’errata indicazione della condiziona abitativa (abitazione non idonea)”. Questo ha comportato “il ricalcolo del punteggio e l’aggiornamento del report dinamico ai fini assegnativi non permettono, al momento, l’assegnazione dell’alloggio sito in Cremona . Via Aspromonte 6, proposto con la mail del 1 febbraio 2022. Un cavillo burocratico? Come avrebbe potuto Bonanno indicare una condizione abitativa diversa, non avendo una residenza? Questo si chiede l’uomo, che nei prossimi giorni contatterà gli assistenti sociali del Comune, per chiedere aiuto.

Laura Bosio

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