Primo Maggio, Festa del Lavoro Ma il lavoro dov'è? Dati allarmanti su cassintegrati e disoccupati
Sopra, un recente sciopero unitario dei sindacati cremonesi
Martedì si celebra il Primo Maggio, festa dei lavoratori. Ma è una festa carica di preoccupazione per il presente e per il futuro ancora carico di nubi. Il 1° Maggio è nato come momento di lotta internazionale di tutti i lavoratori, senza barriere geografiche, né tanto meno sociali, per affermare i propri diritti, per raggiungere obiettivi, per migliorare la propria condizione. A notevole distanza dal quel primo maggio 1890 il Paese si trova in una situazione drammatica. La Lombardia al 30 marzo 2012 ha superato la soglia dei 300mila disoccupati, esattamente come accaduto vent’anni fa: nel primo trimestre 2012 i disoccupati in regione sono 317mila, tetto mai registrato negli ultimi anni. Cremona è seconda in regione per ore autorizzate di cassa integrazione con una variazione rispetto al quarto trimestre del 2011 del 71%: 2.063.280 ore contro 1.206.529 degli ultimi tre mesi dello scorso anno. Dato allarmante che porta a una primavera nerissima, aggravato da un tasso di disoccupazione giovanile nel cremonese tra i più alti della Lombardia. Nella graduatoria regionale della cassa integrazione , al primo posto c’è Sondrio con ben 629,9%, in calo solo Pavia con -10,7% e Bergamo con -7,1%. Sul nostro territorio le ore autorizzate di cassa ordinaria sono cresciute del 100,7%, quelle di cassa in deroga del 198,2%. Per quanto riguarda i settori, i lavoratori cremonesi impiegati in trasporti e comunicazione hanno visto crescere le ore di cassa integrazione del 430,9%, quelli del commercio del 323%. Il comparto chimici-energia ha fatto registrare un aumento del 287%, mentre l’edilizia del 143,8%. I cartai e poligrafici hanno incrementato le ore di cassa del 124,2%, gli operatori dell’agro alimentare del 116,2%, i metalmeccanici del 67,3%. In calo solo i dati dei settori moda (-4,7%) e legno (-1,2%).
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