Cronaca

Rifiuti, cresce la produzione, ma
anche la raccolta differenziata

Cresce la produzione di rifiuti (+1,3%) ma anche quella di rifiuti speciali (+4,6%), mentre aumenta di poco la differenziata, che si attesta a 78,58% (+0,2%). I dati, relativi al territorio cremonese, sono stati resi noti durante la presentazione, da parte di Arpa Lombardia, del Report 2020 su ‘Produzione, gestione e recupero dei rifiuti urbani in Lombardia’.

L’andamento della produzione totale dei rifiuti urbani a livello provinciale segue quello regionale, evidenziando una flessione, visibile in particolare nella provincia di Milano (-6,4%), legata con molta probabilità alle misure di contrasto al Covid-19. Un dato in diminuzione anche nelle province di Sondrio (-1,9%), Como (-1,8%), Varese ( -1,2%), Lecco (-0,6%), Brescia (-0,5%) e Bergamo -0,3%. Mentre, a parte il lieve scostamento di Monza Brianza (+0,8%). Si registra invece un incremento della produzione dei rifiuti urbani nelle province della bassa pianura: Lodi (+2,5%), Pavia (+2,2%), Mantova (+2,1%) e Cremona.

Per quanto riguarda la differenziata, Cremona è la terza provincia più vituosa della Regione, dopo Mantova con 87,10% (+0,3% rispetto al 2019) e Monza e Brianza con 79,19% (+1,5%).

“Mentre ci si poteva aspettare che il lockdown generasse un aumento nella produzione dei rifiuti urbani, nel 2020 la produzione è calata del 3,4% rispetto al 2019″ commenta l’assessore regionale Raffaele Cattaneo. “Cala anche del 2,1% la produzione pro capite di rifiuti. La Lombardia resta fra le regioni più virtuose per la raccolta differenziata che raggiunge il 73% e per il recupero di materia ed energia che arriva al 90%. Inoltre, è cresciuto anche il recupero di rifiuti speciali. A conferma che la Lombardia è all’avanguardia in tema di economia circolare”.

“In aggiunta alla diminuzione della produzione totale di rifiuti – spiega l’assessore – e nonostante le condizioni più complesse del lockdown, che faceva presumere ad un aumento dei rifiuti indifferenziati, in realtà anche nel 2020 la Lombardia si conferma fra le regioni più virtuose con l’aumento della raccolta differenziata. Con un totale di 3.428.177 tonnellate raggiunge il 73,3%, migliorando il risultato del 72% del 2019”.

Spostando il focus sulle singole frazioni, in generale, si registrano valori assoluti inferiori al 2019, per i motivi connessi a una diminuzione totale della produzione. In particolare, si sottolinea una diminuzione della frazione umida che si attesta nel 2020 a 770.934,4 tonnellate (nel 2019 è pari a 799.920,45 tonnellate). Questo è dovuto probabilmente alle chiusure e limitazioni che hanno riguardato il settore della ristorazione. Si è registrato invece un aumento della plastica che si attesta nel 2020 a 216.289,5 tonnellate (nel 2019 è stata pari a 170.879,04 tonnellate). Si può ipotizzare di imputare ad un aumento della produzione di imballaggi da parte dei consumi domestici, all’incremento degli acquisti in generale e all’effetti del ricorso all’asporto.

Nel 2020 sono state conferite direttamente in discarica solo 2.396 tonnellate di rifiuti urbani non differenziati (corrispondenti allo 0,05% del totale dei rifiuti urbani), in diminuzione rispetto al 2019, quando ne erano state smaltite 3.838 tonnellate (pari allo 0,08 % del totale dei rifiuti urbani). Come secondo destino, cioè considerando anche i rifiuti decadenti da Tmb, si arriva a 38.454 tonnellate, pari a solo 0,8% del totale dei rifiuti urbani prodotti.

“Come ogni anno – ha detto il direttore generale di Arpa Lombardia, Fabio Carella – il report fornisce un quadro circostanziato sulla produzione e sulla gestione di tutte categorie di rifiuti e rappresenta uno strumento fondamentale per verificare l’efficacia delle politiche adottate in Lombardia, una delle regioni più avanzate in questo settore. Inoltre – prosegue Carella – i dati elaborati dall’Agenzia attraverso l’applicativo O.R.SO. (Osservatorio Rifiuti Sovraregionale), insieme a quelli relativi ai controlli effettuati sugli impianti, permettono ai decisori la messa a punto di strategie sempre più incisive per lo sviluppo di un sistema economico rigenerativo”.

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