Il Megafono torna in piazza:
maturità, alternanza, spazi studio
Anche gli studenti cremonesi del collettivo Il Megafono scenderanno in piazza nell’ambito delle iniziative nazionali che chiedono un diverso modello di scuola. Saranno presenti venerdi 18 febbraio a partire dalle 8, davanti alla chiesa di san Vincenzo in via Palestro.
Le motivazioni sono quelle note della mobilitazione nazionale, ma vi sono anche richieste locali, come quella ormai annosa, di una sala studio autogestita da mettere a disposizione di studenti delle superiori e universitari anche come spazio di socializzazione: “In questo momento più che mai – scrive il collettivo – abbiamo bisogno di spazi di aggregazione per studiare insieme, socializzare e ricominciare a vivere la scuola come luogo d’incontro. Non possiamo continuare a stare chiusi in casa a studiare: dobbiamo tornare a stare insieme per poterci riscattare dall’atomizzazione ed alienazione portata dalla dad in pandemia”.
In primo piano però restano i temi generali: no alla seconda prova scritta all’esame di maturità (“i maturandi di quest’anno hanno passato l’ultimo biennio, in cui si assumono il 40% delle conoscenze utili per la maturità, in dad. La didattica a distanza non è paragonabile a quella in presenza, soprattutto se messa in atto in un clima di emergenza, generale disorientamento e malessere psicologico, quale è stato quello degli ultimi due anni”); alternanza scuola lavoro da riformare (“deve essere sicura, i costi a carico della scuola, i progetti proposti dalla stessa, ma non imposti. Il corso per la sicurezza non può essere uguale per tutti gli istituti perché in questo modo è completamente inefficace. … Il PCTO che esiste ora va interrotto e sostituito con stage su base volontaria, che siano pertinenti con il proprio percorso di studio”); interventi per favorire il benessere psicologico.