Cronaca

Giovane in coma, arrestato il
tassista. "Irascibile e violento"

Ad inchiodarlo, un'intercettazione shock

E’ stata una intercettazione shock a portare all’arresto di Giovanni Carrera, 68 anni, il tassista cremonese già indagato per i reati di sequestro di persona e lesioni colpose gravissime. Gli agenti della Questura guidati dal dirigente Marco Masia hanno dato esecuzione all’ordinanza cautelare con la quale il gip Pierpaolo Beluzzi ha disposto la misura degli arresti domiciliari. Il tassista, dopo essere stato sentito dal pm, in una telefonata si è detto sollevato dal fatto che la giovane vittima, viste le sue gravi condizioni, non fosse in grado di fornire la sua versione dei fatti.

L’attività di indagine degli agenti della squadra Mobile, basata su accertamenti, verifiche, testimonianze ed esame delle telecamere, ha permesso di ricostruire quanto successo la notte del 25 dicembre scorso in seguito ad un’accesa discussione avvenuta davanti all’hotel B&B di via Mantova tra Carrera e tre giovani che avevano chiamato il suo taxi dopo aver trascorso la serata al ristorante di piazza Marconi Chiave di Bacco. Una discussione avvenuta per colpa di un mancato pagamento di 10 euro che ha portato a conseguenze gravissime per un 27enne cremonese, finito in ospedale in coma farmacologico.

Nell’ordinanza, il giudice parla di “assoluta futilità dei motivi” e dell’”incontrollato stato di irascibilità dell’indagato, pronto ad adottare condotte violente ed estremamente pericolose per l’altrui incolumità solo per una sorta di ripicca verso il malaugurato passeggero”. Per il gip, “tale mancanza di controllo dei propri impulsi, e per di più collegata alla sua attività di servizio, che al contrario in quanto proprio collegata ad un servizio pubblico, dovrebbe caratterizzarsi per profili di particolare pacatezza, disponibilità e addirittura sicurezza dei trasportati, va a rappresentare un rilevante, attuale e concreto pericolo per la reiterazione in fatti reato della medesima indole per i quali si procede”.

Dalla ricostruzione effettuata dagli investigatori con il coordinamento della procura è emerso che Carrera, particolarmente alterato dalla discussione con Luca e le sue due amiche, che non avevano abbastanza contanti per pagare la corsa, sarebbe ripartito ad elevata velocità con il solo Luca a bordo, costringendolo a rimanere sul veicolo, un mezzo furgonato con portiere scorrevoli, per accompagnarlo ad un vicino bancomat oppure per riportarlo in piazza Marconi.

L’occhio delle telecamere e le testimonianze delle due amiche hanno fatto emergere un’altra verità, rispetto a quella raccontata dal tassista. Da quanto emerso dagli accertamenti degli inquirenti, Carrera, dopo che le due ragazze erano scese dal taxi, per impedire al loro amico di fare altrettanto, sarebbe ripartito ad elevata velocità, imboccando alcuni tratti di via Mantova contromano, incurante di viaggiare con il portellone sinistro aperto, mettendo il giovane, seduto dietro, in una condizione di estremo pericolo e violando numerose norme del codice della strada.

Improvvisamente il ragazzo, che era al telefono con le amiche, preoccupate di quanto stava accadendo, spaventato, è caduto dal taxi, battendo violentemente la testa. Il tassista non si è fermato subito. Ha proseguito la marcia e solo cinque minuti dopo è tornato a soccorrere Luca, aiutato da un passante che ha chiamato i soccorsi.

Il giovane ferito, che era steso sull’asfalto in mezzo alla strada, è stato sollevato di peso dal tassista che l’ha trascinato sul marciapiede. Su questo particolare sono ancora in corso degli accertamenti per verificare se un tale comportamento possa o meno aver ulteriormente aggravato le condizioni del giovane.

Anche quanto dichiarato dall’indagato non ha trovato alcun riscontro con quanto emerso nelle indagini. Il fatto di aver detto di  essersi fermato a chiudere la portiera, ad esempio, è risultato incompatibile con i tempi di percorrenza del taxi dall’hotel fino al luogo dell’incidente.

Carrera è assistito dall’avvocato Paolo Bregalanti. Mercoledì è previsto l’interrogatorio di garanzia.

Sara Pizzorni

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