Cronaca

Nel 2020 primo calo demografico
dal 2013: colpa dei molti decessi

Nel 2021 la città di Cremona assiste a un calo demografico, per la prima volta dal 2013: i cittadini residenti al 1 gennaio 2021 erano 71.223 (contro i 72.399 del 2020, picco degli ultimi 20 anni), con un calo dell’1,6%. Motivo di tale calo va individuato non tanto nel calo delle nascite, che risultano piuttosto stabili, ma all’aumentata mortalità dovuta al Covid: complessivamente i decessi per tutte le cause di morte, pari a 1.254, sono aumentati nel 2020 del 47% rispetto all’anno precedente (+403 unità). I dati sono contenuti nell’Annuario Statistico del Comune di Cremona, pubblicato in queste ore.

Una buona notizia per la nostra città, contrariamente a quanto accaduto nella maggior parte del Paese, sono le nascite che non sono diminuite: 474 i nati nel 2020 rispetto ai 469 bambini nati nel 2019. Resta stabile invece la popolazione straniera: 11.019 i residenti non italiani, contro i 10.920 dell’anno precedente. Altro effetto, questo, della panemia. I numeri parlano chiaro: a Cremona le iscrizioni dall’estero per trasferimento di residenza si sono ridotte del 25% rispetto al 2019 (da 541 a 405) e le cancellazioni dell’11% (da 157 a 141). Anche per quanto riguarda la mobilità interna ci sono state meno iscrizioni da altri Comuni (-18%) e meno cancellazioni per altri Comuni (-10%).

Al 1° gennaio 2021 le persone di altre nazionalità residenti a Cremona sono il 15% della popolazione residente e le nazionalità più rappresentate sono la Romania (40%), l’Albania (11%) e il Marocco (9%).

Un effetto indiretto ma immediato della pandemia è stato quello della riduzione dei matrimoni conseguentemente alle disposizioni restrittive previste a causa dell’emergenza sanitaria. A Cremona i matrimoni celebrati nel 2020 sono stati il 35% in meno dell’anno precedente (-62)e in Italia il 48% in meno. lb

 

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