Cronaca

Usca, assunti da Ats 14 medici per
monitoraggio casalingo pazienti

Sono 14 i medici assunti da Ats Val Padana per implementare il servizio di Usca sul territorio di competenza, che saranno in servizio fino a giugno 2022, tante quante sono le domande pervenute in seguito all’avviso pubblico emanato dall’azienda stessa a metà gennaio, proprio durante il picco della quarta ondata della pandemia.

Il servizio delle Unità speciali di continuità assistenziale, creato a marzo 2020 allo scopo di supportare i medici di base nella cura domiciliare dei malati Covid, è fondamentale in una fase in cui molti sono i malati che si devono curare a domicilio. A dicembre, parallelamente all’esplosione dei contagi, si è registrata un’impennata di chiamate e di visite, ben 201, con un picco massimo registrato di 54 interventi tra il 13 e il 19 dicembre.

Insomma, un servizio che aveva una grande necessità di essere potenziato, anche a fronte delle dimissioni dall’incarico rassegnate da un numero consistente di medici, per accettazione di incarico di altra natura o sopravvenute cause di incompatibilità. A fronte di questo, la necessità si era fatta sempre più urgente, considerando la “rinnovata pressione sul sistema sanitario locale derivante dall’esplosione dei contagi”. Tra l’altro le Usca si occupano anche di supportare la medicina di base nell’attività di screening nelle comunità e nella partecipazione attiva alla campagna vaccinale.

Sono composte da micro-team formati almeno da un medico e da un infermiere con il compito non solo di continuare a monitorare i pazienti Covid in questa quarta ondata, ma in un prossimo futuro seguire a casa i pazienti più complessi dimessi dagli ospedali o fare programmi di prevenzione (come le vaccinazioni) nelle scuole o nelle Rsa.

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