Rai, Ranucci nominato vicedirettore di genere
(Adnkronos) – Oggi l’ad Rai Carlo Fuortes, a quanto apprende l’Adnkronos, ha comunicato al consiglio di amministrazione la lista dei vicedirettori di genere, passaggio legato alla trasformazione della Rai da reti a generi.
I nuovi direttori di genere sono già noti. Oggi è stata la volta dei loro vice. Per la Direzione Approfondimento, timonata da Mario Orfeo, vicedirettori sono Paolo Corsini, Andrea Sallustio, Elsa Di Gati, Massimiliano De Santis, Ilaria Capitani. Nominati vicedirettori ad personam Milo Infante e Sigfrido Ranucci.
Per la Direzione Intrattenimento Prime Time, guidata da Stefano Coletta i nuovi vicedirettori sono Claudio Fasulo, Fabio Di Iorio, Federica Lentini, Raffaella Sallustio, Giovanni Anversa. Per la Direzione Intrattenimento Day Time, guidata da Antonio Di Bella, vicedirettori sono Adriano De Maio, Angelo Mellone, Marco Caputo, Federico Zurzolo, Silvia Vergato. Per la Direzione Cultura ed Educational, guidata da Silvia Calandrelli, i nuovi vicedirettori sono Rosanna Pastore, Lorenzo Ottolenghi, Cecilia Valmarana, Giuseppe Giannotti, Piero Alessandro Corsini. Infine per la Direzione Cinema e Serie TV, a capo della quale c’è Francesco Di Pace, un unico vicedirettore che è Giorgio Buscaglia.
L’ad Rai Carlo Fuortes, a quanto apprende l’Adnkronos, oggi durante il Cda sarebbe stato sollecitato ad aggiornare il board sul caso Ranucci-Ruggieri, al centro dell’attenzione nella seduta della commissione parlamentare di Vigilanza di ieri. A chiedere quali fossero gli sviluppi della vicenda i consiglieri Francesca Bria e Riccardo Laganà ai quali l’amminstratore delegato ha risposto di essere in attesa di ulteriori elementi dalla commissione di Vigilanza per poi valutare l’apertura dell’audit sul vicedirettore di Rai3 e conduttore di report.
Durante il Cda di oggi Fuortes avrebbe anche ribadito quanto già affermato ieri davanti ai commissari della Vigilanza e cioè che lo scambio di messaggi tra Ranucci e l’onorevole Ruggieri è comunque uno scambio fra soggetti privati, perché Ranucci non era nello svolgimento della sua funzione di giornalista.