Cronaca

Piano industriale A2A, Malvezzi:
"Quali investimenti per Cremona"?

Quali sono i contenuti del nuovo Piano industriale di A2A, recentemente approvato, e che prevede investimenti par a 170 milioni per il territorio di Cremona? A chiederselo è Carlo Malvezzi, capogruppo di Forza Italia in consiglio comunale, che ha presentato un’interrogazione a risposta orale al Sindaco di Cremona. “Tra i quesiti rivolti al Sindaco vi è la richiesta di conoscere l’esatta consistenza degli investimenti destinati alla Provincia di Cremona, con un focus specifico su quelli riguardanti il Comune di Cremona e la loro suddivisione nelle seguenti macroaree: rete elettrica, rete gas, reti e impianti smart city, igiene ambientale (automezzi e attrezzature), teleriscaldamento, teleraffrescamento, impianti di produzione energia” sottolinea Malvezzi. “Relativamente agli impianti di produzione di energia e di calore si chiede di specificare in quanti e in quanti di essi sono previsti investimenti per interventi di nuova costruzione, potenziamento, adeguamento, riconversione, dismissione.

Da ultimo abbiamo richiesto se almeno una parte dei due miliardi aggiuntivi previsti dal nuovo Piano Industriale rispetto alla versione approvata lo scorso anno, è stata destinata alla nostra città, atteso che per il solo Comune di Brescia la società A2A S.p.A. ha deciso un incremento di investimenti di oltre 600 milioni”.

La riflessione di Forza Italia parte dalla recente approvazione, da parte del Consiglio di Amministrazione di A2A, dell’aggiornamento del Piano Industriale 2021-2030, che prevede investimenti per 18 miliardi, due in più rispetto al piano precedente. Gli investimenti saranno destinati all’economia circolare (7 miliardi) e alla transizione energetica (11 miliardi) per il 90% circa, in linea con gli obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite (Sdg) e per il 70% con la Tassonomia Europea.

“Si è appreso che gli investimenti della Società A2A previsti per l’intera Provincia di Cremona nei prossimi anni (2021-2030) ammonterebbero a circa 170 milioni di euro” continua Malvezzi. “I principali progetti richiamati dal suddetto Piano riguarderebbero lo sviluppo e il potenziamento delle reti gas e reti elettriche (rete sottostradale, mantenimento cabine, etc), lo sviluppo e potenziamento del teleriscaldamento, oltre alla manutenzione e potenziamento impianti, con particolare riferimento a quelli legati alle bioenergie.

E’ opportuno ricordare che la Giunta Comunale di Cremona il 20 Gennaio scorso ha approvato il progetto denominato “Cremona 20-30” con il relativo “Memorandum of understanding” nel quale sono stati previsti investimenti per un ammontare di 150 milioni entro il 2030, suddivisi in una configurazione base autosostenibile e in un pacchetto sperimentale. Su 15 interventi indicati nel Memorandum, 13 sono a carico di LGH-A2A e riguardano la realizzazione importanti progetti nei settori ambientale ed energetico.

Alla luce delle informazioni fin qui note, risulterebbe che la sola realizzazione degli interventi previsti dal progetto “Cremona 20-30” (valore complessivo stimato di € 150 milioni), riguardanti principalmente la città di Cremona, assorbirebbe quasi integralmente lo stanziamento previsto per l’intera Provincia di Cremona (€ 170 milioni). In sostanza nei € 170 milioni sarebbero ricompresi anche gli investimenti destinati alle reti e agli impianti di proprietà del gruppo industriale insistenti nel territorio cremasco. Si aggiunga che nell’elenco degli investimenti facenti parte del cosiddetto progetto “Cremona 20-30”, non compaiono quelli relativi all’estensione, all’ammodernamento e all’adeguamento delle reti gas e elettrica, interventi necessari a conservare l’efficienza delle stesse nel tempo” conclude Malvezzi.

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