Ambiente

Tariffa puntuale, primi dati: in media
un sacco blu ogni 3 settimane

Da agosto 2021 a dicembre la raccolta differenziata a Cremona è passata dal 72,65% all’ 80,43%, un miglioramento di 8 punti in quattro mesi che ha superato anche la percentuale del periodo ante pandemia. E di conseguenza la media mensile di rifiuti indifferenziati è scesa del 21%. Sono i primi risultati della misurazione dei rifiuti avviata scorso settembre in vista dell’applicazione della tariffa puntale, illustrati martedì pomeriggio dall’assessore Maurizio Manzi insieme alla dirigente Mara Pesaro, a Linea Gestioni e allo studio di consulenza Ars Ambiente.

“A mio modo di vedere è un grande risultato, gli utenti hanno compreso a cosa sono destinati quei sacchi azzurri”, ha detto Manzi. Abbiamo migliorato in 4 mesi di 8 punti la raccolta differenziata, questo ci porta da una media di differenziata ante misurazione del 72,82% a una media da settembre in poi  del 78,56%. C’è ancora tanto da fare ma siamo sulla strada giusta”.

Tante le novità in arrivo, a cominciare da quella, già annunciata, dello stop al ritiro dei sacchi che non siano quelli con tag per l’indifferenziato: per tutto il mese di febbraio chi ancora li espone se li vedrà ritirare con un cartello di avviso bonario; ma dal 1 marzo non saranno più raccolti. Un modo per incentivare quel 15% di utenze, tra domestiche e non, che ancora non hanno ritirato il loro kit. Più solerti i nuclei famigliari (all’appello manca il 12%) meno le attività produttive (non pervenuto il 26%). Ancora oggi, a cinque mesi dall’avvio della distribuzione, al centro servizi di Aem vengono distribuiti 30 – 35 kit al giorno.

Novità assoluta è invece il progetto Cremona Smart Waste per il quale il comune parteciperà a un bando finanziato dal Pnrr, per un contributo massimo di 1 milione di euro a fondo perduto: consiste nell’installazione nei condomini con più di 20 utenti e in alcuni punti di pregio della città, di cassonetti intelligenti, apribili con tessera magnetica, badge o tessera sanitaria in grado di misurare il rifiuto conferito da ogni utente ed eliminando per gran parte delle utenze il sacco a perdere in plastica. A quel punto il sacco azzurro con tag sarà superfluo e il conteggio dei conferimenti (in sacchetti più piccoli, tipo borsina della spesa) avverrà mediante tessera.

A 22 settimane dall’avvio delle misurazioni, Linea Gestioni è in grado di fare una simulazione di quanti sacchi blu utilizzeranno in un anno le famiglie, a seconda dei componenti. Si va dai 9 all’anno per famiglie di una sola persona, a 28 per quelle con 10. La famiglia tipo di 4 persone è prevedibile che utilizzerà poco meno di 16 sacchi: per una media generale, calcolata sul totale delle famiglie cittadine, di 11,8 sacchi all’anno. Vedendola da un’altra angolazione, la media è di un sacco esposto ogni tre settimane.

“Cremona è arrivata a 2/3 di quello che doveva fare nell’ambito del progetto di tariffazione puntuale”, ha commentato Giorgio Giringhelli di Ars Ambiente. La misurazione è un passo fondamentale, il cittadino per la prima volta si confronta con questi dati di dettaglio, mentre prima vedeva solo la bolletta della Tari. Questi dati sono fondamentali per fare le simulazioni tariffarie”.

Chiarito ancora volta, sia da parte dell’esperto, sia di Manzi, che la tariffa puntuale di per sé non produrrà un azzeramento della Tari, in quanto i costi fissi del servizio (tra cui lo spazzamento delle strade o la raccolta dei rifiuti nei cestini) resteranno.
“Se diminuisce il conferito all’inceneritore e aumentano i ricavi da differenziata, di conseguenza diminuirà anche la bolletta. Ma non è tanto questo quello che interessa, piuttosto il fatto che il sistema premia i comportamenti virtuosi e penalizza chi non li fa”.

E a dispetto delle apparenze, sia il comune sia i consulenti non stanno rilevando un aumento di abbandoni di spazzatura rispetto a prima dei sacchi blu. Lo stesso vale anche per i cestini nelle aree pubbliche. gbiagi

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