I "no green pass" in procura per
esposto contro Draghi e il Governo
AGGIORNAMENTO ore 13 – Novanta i manifestanti del Movimento Fortitudo di Cremona No Green pass che questa mattina alle 9 si sono riuniti davanti al tribunale per depositare querela contro il premier Mario Draghi e contro il Governo italiano. Per tutto il tempo palazzo di giustizia è stato presidiato dagli agenti della Digos, dai carabinieri e dai vigili.
Tutti in coda, gli esponenti del Comitato, ognuno con una copia dell’esposto in mano. Alle 12,20, dopo un’attesa di più di tre ore, la leader del Movimento Mariagrazia Piccinelli ha potuto depositare gli esposti. Dopo lunghe trattative, la presidente, che ha il Green pass da tampone valido 48 ore, è stata l’unica ad entrare in quanto senza certificazione basica non era possibile accedere. C’erano anche disposizioni di non far entrare tutti per evitare assembramenti. Di fatto le querele avrebbero dovuto essere presentate singolarmente, ma alla fine, dopo una mediazione, si è deciso di fotocopiare tutti i documenti di identità che sono stati allegati ad ogni singolo esposto. Tutto è stato poi consegnato alla presidente del Comitato e successivamente depositato all’ufficio ricezione atti.
L’iniziativa, come da disposizioni dell’avvocato Marco Mori, che segue la questione a livello nazionale e di Gianluigi Paragone, a capo del movimento, si sta svolgendo o si è svolta anche in altre procure italiane. Questi gruppi protestano contro l’istituzione del vaccino obbligatorio per gli over 50, le misure restrittive della libertà personale di chi non si è vaccinato e l’uso della mascherina. Ipotizzati i reati di estorsione, violenza privata e abuso d’ufficio.
Una denuncia contro il “ricatto vaccinale” con l’obiettivo di mettere in atto una “campagna di sensibilizzazione della magistratura affinché vigili su tutte le storture, i soprusi e le possibili derive che una legislazione di emergenza pone all’attenzione dell’opinione pubblica”.
Sara Pizzorni