Politica

Pizzetti e il Quirinale: "Il delegato
lombardo M5S? Inciucio istituzionale"

La partita per il Quirinale si gioca anche attraverso il collegio dei delegati regionali, e il Pd lombardo sta incassando in queste ore la bocciatura del proprio capogruppo Pizzul in consiglio regionale a vantaggio del pentastellato Dario Violi. Da Roma,  il commento del deputato Luciano Pizzetti – “grande elettore”, da consigliere regionale lombardo, per l’elezione del primo mandato presidenziale di Giorgio Napolitano – è quello di chi non nega la brutta figura del Pd (è norma consolidata che a Roma vadano due rappresentanti della maggioranza e il capogruppo del principale partito di opposizione), ma guarda oltre: “Il fatto grave è che la Lombardia manda a Roma, per l’elezione del Capo dello Stato, tre rappresentanti scelti dalla maggioranza. E’ stato commesso un inciucio istituzionale e vale poco il fatto che il prescelto (Violi, ndr) dica che non voterà Berlusconi: tanto il voto è segreto”.

“Non sono vere alcune interpretazioni che ho letto, che il rappresentante M5S è stato eletto coi voti della Lega. La Lega ha scelto i suoi, Fontana e Fermi, Violi è stato eletto coi voti di Forza Italia e Fratelli d’Italia. Resta il fatto, gravissimo, che il centro destra ha scelto anche il delegato del centrosinistra”.

 

 

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