Cronaca

Federalberghi: "Ritorno alla
normalità sempre più miraggio"

Alessandra Cattaruzzi

L’evoluzione dei contagi mette a dura prova il sistema alberghiero cremonese. Alessandra Cattaruzzi, presidente Federalberghi Confcommercio Cremona.

“La ripartenza dei contagi ha avuto, da subito, conseguenze negative sul settore alberghiero”, afferma Alessandra Cattaruzzi, presidente Federalberghi Confcommercio Cremona. Anche sul nostro territorio le disdette non sono mancate, spingendo molte realtà a chiudere almeno per l’inizio di gennaio. Le percentuali delle rinunce sono simili a quelle calcolate su base nazionale che indicano che – solo per le vacanze tra Natale, Capodanno ed Epifania – rispetto ai 25 milioni di partenze programmate dagli italiani appena pochi mesi fa, 5 milioni sono state già cancellate e 5,3 milioni modificate riducendo i giorni di vacanza o scegliendo una destinazione più vicina, ma ci sono anche 7 milioni di viaggi che restano in sospeso.

Solitamente – in provincia di Cremona – questo è un periodo di bassa stagione, ma ora le prenotazioni sono minime, se non nulle. Cancellazioni che, oltre a questo periodo legato alle festività, interessano anche l’inizio del 2022.

Di qui la decisione (sofferta ma necessaria) di fermare l’attività. Guardando alle prossime settimane, nelle strutture legate a Federlberghi Confcommercio, restano solo gli ospiti legati ad impegni professionali, sono praticamente scomparsi i turisti in senso stretto. Quelli provenienti dall’estero, come conseguenza delle limitazioni sui viaggi, ma anche quelli italiani che solitamente scelgono mete di prossimità e itinerari legati alla cultura. Non manca, tra tutti gli imprenditori, una forte preoccupazione per il futuro.

Il ritorno alla normalità sembra un miraggio e, ancora, non si riesce a vedere l’alba di un nuovo giorno. Tantissime imprese rischiano realmente la chiusura definitiva. Il nostro comparto è stato quello più pesantemente colpito dalla pandemia. E, senza una più forte attenzione, non riuscirà a ripartire. Non possiamo essere lasciati soli. Perché, come ha richiamato anche il presidente nazionale Sangalli, il turismo è necessario per la ripresa e la crescita del Paese. Una consapevolezza che deve tradursi in risorse concrete messe dal Governo.

Quelle stanziate fino ad ora non sono sufficienti. Come Federalberghi nazionale ci siamo già attivati. Basti pensare, in particolare, alla scadenza delle tutele e degli ammortizzatori sociali Covid-19, fissata al 31 dicembre 2021. Un limite che mette a rischio mezzo milione di lavoratori. Come Federalberghi Confcommercio, insieme alle organizzazioni sindacali, abbiamo evidenziato la necessità di una proroga al 30 giugno al fine di poter garantire la continuità occupazionale ai lavoratori impiegati. Ugualmente necessari sono l’esonero IMU e la proroga del credito d’imposta sugli affitti. Più in generale servono adeguate moratorie fiscali. Pensiamo, in particolare, all’Imu. Auspichiamo che anche a livello territoriale ci siano agevolazioni sulle imposte locali. Si tratta, semplicemente, di preservare le professionalità del settore per consentire la ripresa delle attività in sicurezza quando la fase di picco della pandemia sarà superata”.

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