Politica

Nuovo ospedale, Rifondazione:
"Contrari sin da subito"

Anche Rifondazione Comunista – Sinista Europea di Cremona entra nel dibattito relativo al nuovo ospedale. “Sulla costruzione del nuovo ospedale – sottolineano -, dopo un avvio un po’ in sordina e con qualche titubanza sulla reale possibilità che una tale operazione potesse concretizzarsi, quando si è capito che si stava entrando in una fase nella quale i denari piovevano dal cielo attraverso i fondi europei ed il PNRR (Piano Nazionale di Resistenza e Resilienza), quando ci hanno convinti che il debito pubblico non era più un problema, le prudenze, ed i timori sono caduti. Da quel momento la condivisione è stata unanime e bipartisan: Dottor Rossi e dirigenza sanitaria in testa, Amministrazione e politica bipartisan di seguito, impegnati e sgomitanti nell’intento di accreditarsi la paternità di una nuova cattedrale nel deserto di un territorio da sempre svuotato di ogni presenza di servizi sanitari vicini alla popolazione”.

Tuttavial non tutti hanno partecipato e condiviso la scelta di sposare la causa del nuovo ospedale: Rifondazione Comunista si è dichiarata “da subito contraria ed oggi, che la operazione sembra concretizzarsi è ancora più determinata nella sua opposizione”. “Non ne avevamo bisogno – spiegano da PRC-SE -, ma quello che ci ha ulteriormente convinto di essere dalla parte della ragione è stata la visita della Moratti, oggi assessora regionale alla sanità lombarda, subentrata al “povero” Gallera, estromesso e capro espiatorio delle tante ed imperdonabili castronerie commesse nella gestione della sanità lombarda dalla gestione Fontana”.

Duro l’attacco nei confronti di Moratti: “Nella sua visita l’assessora, pochi giorni fa, con un’operazione degna del miglior trasformismo,ha ignorato ed insabbiato 15 anni di malgoverno della sanità lombarda, caratterizzata da una politica finalizzata alla distruzione del servizio sanitario pubblico per aumentare gli spazi ai grandi colossi della sanità privata che in Lombardia hanno trovato terreno fertile e grandi opportunità per aumentare i propri profitti, in una logica di privatizzazioni, di ruberie e scandali che ha visto in organica continuità la gestione Formigoni-Maroni-Fontana”.

Per Rifondazione, l’assessore “ci ha raccontato in modo molto determinato di una regione che per prima ha saputo dotarsi di una legge che riordina la sanità sfruttando i fondi europei del PNRR, che è votata alla sanità territoriale, che ha organizzato il più efficiente piano vaccinale riesumando il buon Bertolaso” e “ha confermato i finanziamenti del nuovo ospedale assicurando che sarà tecnologicamente avanzato, con un DEA di secondo livello, che avrà la massima attenzione al benessere del paziente ed una grande attenzione alla sostenibilità ambientale”.

“Nei momenti più bui della pandemia – concludono da PRC-SE – sono diventati virali due messaggi che noi non dimentichiamo: ‘La sanità pubblica ci salverà’ e ‘La riorganizzazione della sanità pubblica non potrà essere gestita da chi l’ha portata alla rovina’. Ed allora noi pensiamo che la stessa Dirigenza e la stessa politica che ha portato a leggi sanitarie che favoriscono e dirottano scientemente l’utenza verso le cliniche e le strutture private, che appaltano ed esternalizzano i servizi, che hanno tagliato i finanziamenti alla sanità e bloccato le assunzioni del personale, che hanno distrutto la sanità territoriale, che hanno chiuso la TIN a Cremona, che penalizzano Casalmaggiore e l’Ospedale Oglio Po, non possono credibilmente raccontarci che lavoreranno per correggere le disfunzioni che hanno creato”.

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