Cronaca

Cremonaoggi è anche in vetrina Primi monitor al Negresco e da Jean Louis David Straordinari risultati dell'informazione web

Sopra, il monitor da Jean Louis David (foto Francesco Sessa)

Cremonaoggi va in vetrina. L’homepage del nostro quotidiano online è da oggi nelle prime due vetrine del centro città: quella del Caffè Negresco di via Gramsci e in quella di Jean Louis David di via Mercatello. Chi passa nelle due vie può fermarsi e leggere le notizie, aggiornate 24 ore su 24, su quanto accade nella nostra città ed essere informato in tempo reale. E’ un altro passo verso quell’informazione “indipendente, libera e gratuita”  che ha caratterizzato la nostra presenza fin dall’estate scorsa e che si è rivelata una formula vincente raggiungendo in pochi mesi straordinari risultati: diecimila commenti, un milione e seicentomila pagine viste, oltre seicentomila visitatori, una raccolta pubblicitaria in crescita costante. Adesso l’informazione va anche in vetrina ed è alla portata di tutti, anche di coloro che non dispongono di un computer.

Il rapporto della Fieg sullo stato dell’editoria italiana, conferma che è in aumento il numero complessivo di utenti attivi sul web in un giorno medio; in ribasso i quotidiani a pagamento, free, periodici e rispettivi ricavi. Il numero degli utenti di siti web di quotidiani in un giorno medio è passato da 4 a 6 milioni, con un incremento del 50%. Il rapporto della Fieg sullo stato dell’editoria italiana, presentato a Roma dal presidente Giulio Anselmi e basato sui dati Audiweb mostra i dati del boom dell’informazione online nel periodo 2009-2011. Anni in cui Internet si è rivelato una risorsa che ha contribuito ad allargare il pubblico dei lettori e in cui il numero complessivo di utenti attivi sul web in un giorno medio è passato da 10,4 a 13,1 milioni, con un incremento del 26%. La percentuale di utenti di siti web di quotidiani sul totale dell’utenza nel giorno medio era del 38,3% nel 2009, ed è salita al 46,8% nel 2011, e verosimilmente quest’anno supererà la soglia del 50%. Nel rapporto si sottolinea che le rilevazioni Audiweb sono confortate anche da quelle dell’Istat che, nel Report su ‘Cittadini e nuove tecnologie’ dello scorso dicembre, ha rilevato che tra le persone di 6 anni e più che hanno utilizzato internet nel 2011, il 51% lo ha fatto per leggere o scaricare giornali e riviste. Nel 2010 erano il 44%. La lettura di giornali online è un’applicazione superata soltanto dalle comunicazioni di posta elettronica (80,7%) e dall’e-commerce (68,2%). Nel 2011 i quotidiani a pagamento hanno subito una flessione del 6,2%; i quotidiani free addirittura del 22,4%; i periodici del 3,6%. In termini di incidenza, la stampa nel complesso ha subito un’ulteriore erosione della sua quota di mercato: dal 25,4 al 24,7%. La televisione, pur arretrando (-3,0% rispetto al 2010), ha visto la sua quota di mercato aumentare dal 53,7 al 53,9%. Internet ha continuato la sua corsa (+14,6%), con una quota di mercato salita dal 6,0 al 7,1%.

Nel 2011, i ricavi dei quotidiani sono diminuiti del 2,2%, principalmente a causa della flessione degli introiti pubblicitari (-5,7%). Nonostante il calo della diffusione, i ricavi da vendita delle copie hanno tenuto per gli aumenti dei prezzi intervenuti nel biennio 2010-2011. Nella struttura dei ricavi perdono dipeso quelli pubblicitari (dal 48,9% del 2008 al 46,7% del 2010). Sono inoltre in diminuzione i ricavi da vendite in abbonamento, con una dinamica che nel 2010 (-5,9%) è stata maggiore dei ricavi complessivi (-4,5%). In calo anche i collaterali (-27,8% nel 2010), mentre sono in forte crescita i ricavi da attività online (38,8% nel 2010 e 32% nel 2011), anche se in valori assoluti l’incidenza sul fatturato è ancora limitata (1,4%).

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