Cronaca

Convenzione bocciodromo, 2 anni
di transizione e comodato d'uso

Nuovi dettagli della convenzione che legherà il Comune di Cremona alla società cooperativa UNIFIB – Consorzio Bocce per la gestione del bocciodromo. Ad illustrarle in commissione Bilancio, l’assessore allo Sport Luca Zanacchi. Il gestore effettuerà lavori per oltre 300mila euro, di cui il grosso è costituito da nuovo impianto di riscaldamento e ventilazione (per oltre 80mila euro), e lavori nella zona del bar ristorante e cucina per altri 48.330. Verranno rifatte le travi di copertura, sostituiti i serramenti e i servizi, a cui attualmente si accede solo dalla zona sportiva, saranno accessibili anche dalla zona bar. I campi da gioco, sia interni che esterni saranno modificati in modo da renderli utilizzabili anche  da disabili e all’esterno ci saranno anche campi per il gioco sulla sabbia. Uno degli obiettivi della nuova convenzione, che arriva dopo mesi di trattative, è che qui si svolgano attività di bocce paralimpiche e di bocce inclusive, facendo così di Cremona centro federale per la pratica di queste attività sportive.

I locali sottostanti le tribune del lato lungo dell’edificio saranno ristrutturati e messi a disposizione, per attrezzature e uffici, alle società di scuola bici che si allenano nella vicina pista ciclabile.

Sport e attività sociali, anzi soprattutto queste ultime. Come ha spiegato Zanacchi in commissione, la federazione Bocce è una delle poche affiliate al Coni ad avere anche nel proprio statuto finalità di tipo sociale e questo a Cremona lo si è visto benissimo. “Il bocciodromo non è una struttura  sportiva di interesse economico. Qui vengono soprattutto anziani, si fermano per l’intera giornata consumando magari 5 euro in tutto. Non è un caso se c’è stato un avvicendamento continuo tra varie gestioni del bar”. Un discorso che spiega tra l’altro il contributo fisso di 10mila euro che il Comune riconoscerà ad Unifib dal 1 gennaio 2024 a cui se ne potranno aggiungere altri fino a un massimo di 8mila per la realizzazione di attività rivolte a bambini, anziani, soggetti fragili.

Visti i prevedibili tempi lunghi per ottenere il prestito necessario ai lavori, il Comune concederà alla federazione Bocce la struttura per due anni, dal 1 gennaio 2022, alle stesse condizioni attuali, ossia con un canone simbolico di 100 euro l’anno e il pagamento dell’80% delle utenze. Ma in questi due anni la federazione dovrà  potare a termine le pratiche e i lavori dovranno essere conclusi entro il 2024, pena la decadenza della convenzione. Dal gennaio 2024 si passerà alla formula del comodato d’uso della struttura, per cui il gestore si accollerà per intero il costo delle utenze (nel 2018, ultimo anno di piena attività, pari a 35mila euro). E da quell’anno scatteranno anche i contributi del Comune, quello fisso da 10mila euro, e quello variabile da 8000. Una modalità quella del comodato d’uso che consente al gestore di godere del bene per 7 giorni su 7 a differenza delle convenzioni tradizionali, con la possibilità anche di subaffittarlo, come già sta avvenendo per diverse società cremonesi.

In tutto la convenzione durerà 17 anni, 15 più i due di transizione.

Tra le osservazioni dei consiglieri, il suggerimento di Lapo Pasquetti, di Sinistra per Cremona, che ha proposto di inserire nella convenzione punti specifici sulle eventuali penali in caso di inadempienza o di disdetta anticipata da parte del gestore. Mentre di una diseguaglianza di trattamento rispetto a quanto avviene per  altri comodati d’uso in essere con altre società ha parlato la consigliera leghista Simona Sommi. Pietro Burgazzi, del gruppo Misto ha invece sollecitato l’amministrazione a verificare che la gestione del bar ristorante sia affidabile, a differenza di quanto avvenuto in passato. gb

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